Energie rinnovabili a Pollina, investimenti per tre milioni

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Energie rinnovabili a Pollina, investimenti per tre milioni
Il sindaco Culotta: "Entro 5 anni ridurremo emissioni di Co2 di oltre il 70 per cento"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si comincerà subito con l'aumento dell'uso di fonti di energie rinnovabili. Si proseguirà sostituendo i vecchi impianti di riscaldamento con caldaie ad alto rendimento alimentate a pellets e gli scaldabagni elettrici con sistemi di accumulo a fonte rinnovabile.Ma sono previste anche modifiche al sistema di mobilità, favorendo la riduzione del trasporto privato e incentivando quello collettivo, grazie all'acquisto di autobus e mezzi elettrici che saranno messi anche a disposizione dei turisti. E tutto per portare, entro il 2020, il Comune di Pollina a ridurre le emissioni di Co2 di una percentuale che oscilla tra il 20 e il 74%.

Si scrive Paes, si legge Piano di Azione per l'energia sostenibile ed è l'ultima iniziativa – che rientra all'interno della nuova programmazione europea 2014-2020 – intrapresa dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco e deputato del PD, Magda Culotta. In questi mesi il Comune ha avviato uno studio sulle cosiddette “emissioni climalteranti”, cui seguirà la programmazione e l’attuazione concreta di misure e azioni che aumenteranno il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e il miglioramento dell'efficienza energetica.

L'investimento – per un totale di tre milioni di euro di cui 2,1 milioni di interventi pubblici – coinvolgerà partner privati e produrrà nuovi posti di lavoro. Saranno inoltre attuati programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia grazie alla predisposizione di un inventario (IBE – Inventario Base delle Emissioni), che costituirà una fotografia della situazione energetica comunale rispetto all’anno di riferimento adottato (2011) e agli obiettivi del Patto dei Sindaci. “Pianificare uno studio attento delle energie alternative e valutare politiche sulla Green economy – commenta il sindaco di Pollina – è innanzitutto un dovere morale come amministratore, ma anche una necessità non più rinviabile in un mondo sempre più inquinato. Per questo, su mandato del Consiglio Comunale, lo scorso 30 maggio 2013 abbiamo aderito al Patto dei Sindaci dell’Unione Europea, con l’obiettivo di rendere anche il nostro Comune energeticamente sostenibile.

Anche se l'obiettivo del Paes è di raggiungere una riduzione minima del 20% di emissioni di Co2, i nostri interventi puntano alla percentuale massima di riduzione, ovvero del 74 per cento”. Nei prossimi 3-5 anni – che costituiscono la prima fase di attuazione – sono previste una serie di azioni, tra cui l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; l'attuazione di politiche energetiche locali; la produzione di energia elettrica su base locale; la produzione di energia solare, eolica e da biomasse. Dal punto di vista edilizio, si punterà a una riqualificazione del settore pubblico e privato, intervenendo anche sull'aspetto energetico, mentre una parte consistente degli interventi riguarderà la mobilità, con la riduzione del trasporto privato, la promozione nelle scuole e nelle aziende di iniziative per incentivare il trasporto collettivo e azioni di sensibilizzazione della cittadinanza per un uso consapevole delle risorse energetiche legate alla mobilità.

Saranno acquistati mezzi elettrici sia per la popolazione locale che per i turisti, saranno sostituiti i due veicoli a benzina del parco auto comunale e installate delle isole per la ricarica dei mezzi elettrici, intervenendo sensibilmente anche sull’illuminazione pubblica stradale e acquistando, per l’alimentazione degli edifici pubblici, energia elettrica verde, proveniente da fonti rinnovabili certificate RECS (Renewable Energy Certificate System). L'intero progetto, predisposto dalla Giunta, giovedì sarà presentato in Consiglio Comunale per l'approvazione. “I vantaggi che arriveranno dal Piano di Azione per l'energia sostenibile – conclude Magda Culotta – saranno molteplici e su più fronti, perché oltre ai benefici per l'ambiente e per la salute pubblica, si otterranno anche economie per i bilanci comunali e risparmi per le tasche dei cittadini. Che, in tempi di crisi, non guasta”.

Per saperne di più

– La Produzione di energia da fonti rinnovabili consente un risparmio di 2.285,54 tCO2 pari al 32,59 % del totale.

L’azione singolarmente più significativa è quella relativa alla sostituzione di scaldacqua elettrici con sistemi di accumulo a fonte rinnovabile, che incide per 917 tCO2, pari al 13,8% del totale di riduzione delle emissioni al 2020. Al settore della Produzione di energia da fonti rinnovabili seguono quello dell’Edilizia Residenziale con un risparmio di 1897 tCO2 (12,8%), trasporti con 581 tCO2 (8%), smaltimento rifiuti e illuminazione pubblica che insieme coprono il 12%, rispettivamente 451,4 tCO2 e 463 tCO2, seguiti dall’Informazione e il Coinvolgimento dei cittadini con 367,6 tCO2 (5%) e infine la Pubblica amministrazione 82 tCO2 (1,17%).

– Gli interventi previsti a Pollina porteranno ad una riduzione di emissioni di anidride carbonica sul territorio comunale di 5.194,98 tCO2, che corrisponde al 74,07% dei consumi finali dei settori considerati nell’elaborazione dell’Inventario Base delle Emissioni al 2011 del comune di Pollina.

– Per quanto riguarda invece le azioni che necessitano di copertura finanziaria, le risorse saranno reperite sia attraverso la partecipazione a bandi europei, ministeriali e regionali sia attraverso forme di autofinanziamento (ricorso a risorse proprie e accessi al credito).

Saranno valutate dalle Amministrazioni Comunali tutte le possibili altre forme di reperimento di risorse finanziarie (fondi di rotazione, finanziamenti tramite terzi, Esco, partnership pubblico – privata).

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