Ex Fiat, Felice natale per gli operai di Termini Imerese

Michele Ferraro

Politica

Ex Fiat, Felice natale per gli operai di Termini Imerese
La firma sotto l’albero cancella l’incubo dei licenziamenti ed apre a nuove prospettive

18 Gennaio 2016 - 00:00

Non c’è che dire, dopo 3 anni di calvario, i dipendenti dell’ex stabilimento Fiat e dell’indotto possono trascorrere un natale un po’ più sereno.

 

Finalmente dopo anni di tira e molla, di parole, promesse e progetti di sedicenti investitori puntualmente sfumati nel nulla, è arrivata nella tarda sera di ieri la firma dell’accordo che salva lo stabilimento di Termini Imerese.

A sottoscrivere l’impegno l’ultima arrivata fra le multinazionali interessate al rilancio del sito industriale, la MeTec, giunta nell’area industriale termitana solo pochi giorni fa e subito disposta a mettere nero su bianco l’intento di riaprire i cancelli dello stabilimento.

Ieri pomeriggio presso l’aula consiliare del Comune l’assemblea dei lavoratori ha preso visione del progetto, spulciandone i dettagli e rilasciando alla fine il definitivo via libera che ha consentito ai rappresentati del vertice che intanto era stato convocato a Roma, presso la sede del MISE, di sottoscrivere l’accordo che di fatto salva lo stabilimento Fiat di Termini Imerese a poche ore dal baratro dei licenziamenti collettivi.

Un gol in zona cesarini si potrebbe dire in gergo calcistico. Adesso il progetto industriale di Bluetec, la newco costituita dal gruppo Metec/Stola è pronto per partire.

L’accordo garantisce i livelli occupazionali e tutela il reddito dei lavoratori coinvolti nel trasferimento del ramo d'azienda (tra Fiat e Magneti Marelli sono circa 760 gli operatori sui quali incombeva la spada di damocle dei licenziamenti). Garanzie anche per gli operai dell'indotto (circa 300)

La firma dell’accordo è stata preceduta dalla necessaria operazione di capitalizzazione di Blutec, effettuata nel pomeriggio a Torino. L'intesa nella tarda serata di ieri è stata sottoscritta dal ministro Federica Guidi, dai rappresentanti di Blutec, di Fiat/Fca e del Ministero del Lavoro, dall'assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, dal sindaco Salvatore Burrafato, da Invitalia e dalle organizzazioni sindacali. Presente anche il viceministro Claudio De Vincenti che per il ministero dello Sviluppo ha seguito la vertenza fin dall'inizio.

L'accordo prevede il progressivo rientro in fabbrica,in un arco temporale di 3 anni (dal gennaio 2015 al 2018) di tutti gli addetti per la realizzazione di un piano industriale articolato in due fasi: la prima, che decollerà a gennaio prossimo, destinata alla produzione componentistica e la seconda finalizzata alla progettazione e alla realizzazione di due modelli di auto ibride (una di segmento A-B, l'altra di segmento B-C)”.

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