“Fiumi” di droga nella “Palermo bene”. Arrestato anche un avvocato

Redazione

Palermo

“Fiumi” di droga nella “Palermo bene”. Arrestato anche un avvocato
OPERAZIONE MONOPOLI. La polizia ha smantellato un´intera organizzazione dedita all´importazione ed allo spaccio di droga

18 Gennaio 2016 - 00:00

È in corso da stanotte una vasta operazione di polizia, condotta, anche con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero, da personale della  sezione “Antidroga” della Squadra Mobile di Palermo.

Gli agenti stanno eseguendo varie ordinanze di custodia cautelare emesse dal locale Ufficio Gip su richiesta della Dda di Palermo, nei confronti di 15 soggetti, resisi responsabili, tra le altre cose di importazione in Italia, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in questo caso di tipo “cocaina”, “eroina” ed “hashish”.

L’attività, denominata in codice operazione “Monopoli”, ha consentito di rivelare responsabilità e coinvolgimenti in traffici illeciti da parte, sia di criminali attualmente già assicurati alla giustizia, sia di soggetti ancora non tratti in regime di restrizione, tra i quali spiccano le figure di alcuni insospettabili corrieri e di alcuni recidivi con precedenti specifici.

L’indagine ha, altresì, consentito la disarticolazione dell’intero organigramma criminale individuato, grazie all’arresto di svariati soggetti legati ad associazioni di criminalità organizzata e non, nonché al sequestro di ingenti quantitativi di droga. 

Il dimostrato coinvolgimento anche di un noto avvocato penalista palermitano, tratto in arresto poiché in connessione con la criminalità locale, ha fatto emergere, oltre che comprovato, l’esistenza d’un’ulteriore asse internazionale di approvvigionamento della droga, finalizzato a rifornire in particolare la piazza della “Palermo Bene”, di sostanza stupefacente di tipo cocaina di elevatissima qualità. Sofisticate anche le tecniche di trasporto dello stupefacente, grazie anche alle competenze tecniche di un chimico, in ordine al cosiddetto procedimento di “inversione”: di droga venivano cioè impregnati indumenti o prodotti tessili in genere per facilitarne il trasporto, prima del recupero dello stupefacente, a destinazione raggiunta.   

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