Frecciarotta in Sicilia, lo scandalo delle ferrovie siciliane su Striscia la Notizia

Michele Ferraro

Editoriale

Frecciarotta in Sicilia, lo scandalo delle ferrovie siciliane su Striscia la Notizia
Stefania Petix fotografa una situazione medievale. 11 ore da Trapani a Ragusa, ecco il dettaglio dei collegamenti

18 Gennaio 2016 - 00:00

Come con i treni a vapore. Proprio così, le linee ferroviarie siciliane, ancora a binario unico per oltre l'85% della rete ferrata presente in tutta l'isola, si sono fermate alla velocità dei treni borbonici, quelli del tardo ottocento. 4 ore ci volevano due secoli fa, 4 ore ci vogliono ancora adesso per andare da Palermo a Trapani. E non va meglio se da Palermo (quinta città d'Italia con i suoi 650 mila abitanti) si deve raggiungere Catania (decima città d'Italia con i suoi 290 mila abitanti), la percorrenza media può superare anche le 6 ore.

Se poi dalla Sicilia si volesse raggiungere il “continente” in treno, bhe … meglio una sana nuotata, che la costa calabrese non è che ad un tiro di schioppo. Occhio però a due insidiosi nemici da evitare nell'impresa che, qualche anno fa, riuscì a Beppe Grillo:- la “fata Morgana”, cioè qulla illusione ottica che vi fa sembrare la costa di Villa San Giovanni molto più vicina di quanto non sia; e i frequenti mulinelli che, complici le continue correnti che attraversano lo stretto, rischiano di tirarivi giù in compagnia delle bellissime sirene cantate da Omero. 

Unica alternativa a 4 solide bracciate è quella di scendere dal treno a Messina, solo di notte però, che di giorno collegamenti non ce ne sono. Attendere la coincidenza con il traghetto. Caricare membra e valige sul ferrabotto e riscendere, sempre a piedi, a Villa San Giovanni. Da lì raggiungere la stazione ferroviaria e finalmente risalire su un treno e procedere alla conquista del continente, avendo cura però di scattare un bel “selfie” proprio sotto il cartello che vi assicura di essere finalmente arrivati in Italia. (vedi foto accanto)

Ma andiamo nel dettaglio, giusto per vedere dove andranno ad incidere i tagli imposti dalle Ferrovie dello Stato. Fino al 31 dicembre dell'anno appena trascorso la situazione dei collegamenti ferroviari in Sicilia era questa:

 

Palermo – Catania – Messina

Il primo treno – regionale veloce (sigh!) – parte alle 6.33 dalla Stazione Centrale di Palermo ed arriva a Catania alle 9.51, dopo 3 ore e 18 minuti di viaggio per coprire una distanza di 212 km (1 ora e un quarto in più rispetto al tempo medio necessario con la macchina)

Per il percorso inverso – Da Catania a Palermo mettetevi il cuore in pace, NON ESISTONO TRENI PRIMA DELLE 15 DEL POMERIGGIO, che per altro impiega, secondo tabella, 3 ore e 20 minuti, ma gli sciagurati frequentatori della tratta parlano di una media pari a quasi il doppio. Gli altri due treni (alle 19.55 ed alle 02.40 impiegano più di 5 ore, sempre da tabella)

L’unica soluzione per chi da Catania deve raggiungere in mattinata il capoluogo siciliano è quella di raggiungere Messina – con uno dei diversi treni che impiegano da un minimo di 1 ora e mezza (quello delle 6 e 22 del mattino) fino ad un massimo di 2 ore (il regionale 12866 che parte alle 5 e 10 del mattino ed arriva alla stazione di Messina alle 7 e 10 del mattino). Poi da Messina il primo treno utile per Palermo e il regionale 3835 che parte, secondo gli orari indicati nel sito di ternitalia, alle 7 e 08 per arrivare a Palermo alle 9.50, dopo 2 ore e 42 minuti di viaggio che, sommate alle 2 ore necessarie per arrivare da Catania a Messina (nella fortunata ipotesi di beccare la coincidenza) fanno un totale di 4 ore di viaggio.

Dopo il treno delle 7 e 08 si passa a quello delle 11.25, poi quello delle 12.30 e via così con un treno mediamente ogni ora.

Da Messina a Palermo il primo terno è alle 5 del mattino ed arriva… dovrebbe arrivare, alle 8 (3 ore) per tutti gli altri treni – eccetto il direttissimo delle 7 e 08, la cui percorrenza media è di 4 ore.

Da Palermo a Messina parte 1 treno ogni ora (mediamente) il primo alle 5 e 05 arriva alle 8. Il viaggio dura da un minimo di 3 ore ad un massimo di 3 ore e mezza (sempre secondo tabelle ed escludendo, con sfacciato ottimismo, ogni sorta di imprevisto).

Da Messina a Catania un treno ogni ora, il primo alle5.25, percorrenza media 1 ora e mezza. La prima coincidenza utile per chi arriva da Palermo (sul filo del rasoio) è alle 8, per arrivare a Catania alle9.45 – dopo 4 ore e tre quarti di viaggio. Poi c’è quello delle 9 e 38 ed dopo ancora quello delle 12 e 18.

QUESTO PER QUANTO RIGUARDA LE 3 PRINCIPALI CITTA’ SICILIANE, OTRE 1 MILIONE E MEZZO DI ABITANTI, Più DI 2 MILIONI SE SI CONSIDERANO LE AREE METROPOLITANE

 

LA SITUAZIONE DIVENTA TRAGICOMICA SE SI PRENDONO IN CONSIDERAZIONE I COLLEGAMENTI FRA GLI ALTRI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

Se da Trapani voleste andare a Catania in treno la soluzione “consigliata” è quella di partire alle 5.43 in direzione Palermo, raggiungere la stazione centrale del capoluogo alle 9.30. Scendere, attendere il treno per Messina delle 10 e 05 che raggiunge la stazione dello stretto alle 12.55. Scendere nuovamente, attendere il treno per Catania delle 13.20 e raggiungere finalmente la stazione centrale del capoluogo etneo alle 14 e 54, dopo appena 9 ore e 11 minuti di viaggio. In realtà ci sarebbe una variante, ossia partire con il treno delle 6 e 28, che pur facendo scalo anche ad Alcamo, riesce comunque ad arrivare in tempo a Palermo per la coincidenza delle 10 e 05 e continuare con lo stesso percorso indicato sopra. Si arriva comunque alle 14.54 alla stazione di Catania, ma con “sole” 8 ore e mezza di viaggio.

Stabili come un sicuro punto di riferimento i collegamenti fra Trapani e Palermo. Il treno “più veloce” è quello delle 6 e 28 del mattino che dovrebbe raggiunge Palermo alle 9 e 27. Ma un'oretta di ritardo è da mettere stabilmente in conto per percorrere il lunghissimo binario unico che da 200 anni collega le due città. Il primo treno in realtà sarebbe quello delle 5 e 43, ma non c’è motivo di prenderlo perchè si ferma ad Alcamo dove occorre riprende il treno delle 6 e 28 per raggiungere Palermo.

Non va meglio per chi da Siracusa volesse raggiungere Palermo. Che si parta con il treno delle 7.33 o con quello delle 8.40 è impossibile raggiungere in mattinata (orario di apertura uffici) il capoluogo. Occorrono comunque 7 ore e 20 minuti di viaggio con cambio treno a Messina.

Stessi tempi, ma con cambio treno a Catania, per chi volesse fare il tragitto inverso (da Palermo a Siracusa) – il primo treno parte alle 6 e 33 il secondo alle 8 e 08.

Curioso il caso di Enna che è collegata a Palermo da un unico treno, quello delle 16.37 che arriva nel capoluogo alle 18 e 40. Due treni per il percorso inverno (da Palermo a Enna) quello delle 6 e 33 che arriva alle 8 e 42 e quello delle 14 e 50 che arriva alle 18 e 20.

Da Caltanissetta a Palermo il primo treno parte alle 5 ed arriva alle 7 e 30. Il secondo treno alle 12 e 45 ed arriva alle 15 e 15. Il percorso inverso e ben collegato con un treno ogni ora mediamente e un percorrenza di poco superiore alle 2 ore.

Occorrono almeno 8 ore di Treno per arrivare da Palermo a Ragusa (con due soli treni disponibili) e 6 ore per il percorso inverso (con un unico treno al giorno, per altro in partenza nel pomeriggio).

Meglio non prendere in considerazione l’ipotesi di usare il treno per andare da Trapani a Siracusa, occorrono infatti 10 ore e tre quarti di viaggio. Quanto al tragitto inverso basta consultare il sito di Trenitalia: nessun risultato! Ecco, meglio non pensarci.

Ma il record è quello stabilito per collegare Trapani a Ragusa: 11 ore e 21 minuti, con partenza alle 4 e mezza del mattino! 

 

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