Gangi, continua a far discutere la mancata assistenza igienico sanitaria per giovani disabili 

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Gangi, continua a far discutere la mancata assistenza igienico sanitaria per giovani disabili 
Dopo l'ordinanza del Tar il gruppo Gangi Libera chiede l'estensione del servizio a tutti gli aventi diritto

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Apprendiamo con stupore dalle colonne del “Caleidoscopio delle Madonie” dell’ordinanza con la quale il Tar di Palermo obbliga il Comune di Gangi ad assegnare, a proprie spese, un servizio di “assistenza igienico personale” ad una nostra giovane concittadina colpita da disabilità, i cui genitori si sono visti costretti ad adire le vie legali pur di ottenere dal municipio un diritto elementare” a scriverlo, in una nota diffusa alla stampa il gruppo consiliare Gangi Libera.

“La decisione surrettizia di aver tolto tale indispensabile servizio ai giovani disabili che frequentano la scuola media e la elementare “Don Bosco” senza prima essersi accertati che tale presidio di civiltà fosse garantito dall’Istituto Scolastico rappresenta una pagina buia nella storia del nostro comune. Per altro, considerata la mancanza di personale qualificato nell’organico dell’istituto, bastava consultare la Legge Regionale n. 15 del 2004 che, all’art. 22, pone chiaramente a carico del Comune l’obbligo di garantire agli alunni disabili il servizio di assistenza specialistica. Risulta ancora più spiacevole il fatto che il sindaco, piuttosto che ammettere il grave errore e scusarsi con le famiglie gravemente offese dal ritiro di un servizio essenziale, annunci la possibilità di un ricorso avverso l’ordinanza emessa del TAR. Come gruppo consiliare di opposizione – conclude la nota – vigileremo sulla vicenda impedendo in ogni modo che il Comune di Gangi continui questo braccio di ferro con l’Istituto Scolastico, che non fa altro che danneggiare ed umiliare i nostri concittadini più sfortunati. A loro ed ai loro familiari va tutta la nostra solidarietà.”

Sulla vicenda torna ad esprimersi il sindaco che afferma “una cosa è certa, quest’amministrazione ha da sempre posto molta attenzione verso le categorie più deboli. Già sin dal 2013 la giunta che mi onoro di rappresentare ha rinunciato all’indennità di carica per dare questo servizio agli studenti portatori di handicap. Si precisa inoltre che non vi è nessun contrasto sia con il preside dell’istituto comprensivo sia con il consiglio d’istituto. E ancora tenuto conto che una norma prevede che gli stessi operatori scolastici, a seguito di acquisizione di apposita abilitazione, posso effettuare tale servizio e per lo stesso ricevono indennità suppletiva, fermo restando che il servizio spetta e deve essere erogato senza nessun dubbio e incertezza da parte di questa amministrazione, si tiene a precisare che è stata inviata a codesto Comune, da parte del dirigente scolastico, una nota-ordine di servizio con la quale è stato accertato che all’interno dell’istituto vi sono le professionalità necessarie per garantire il servizio in questione”.

In effetti l’ordine di servizio c’è ma, come ribadito dalla sentenza non può essere preso in considerazione come intervento sufficiente alle esigenze del disabile per cui si è fatto ricorso al TAR. Mancano infatti le competenze specialistiche, tanto che lo stesso ordine di servizio si limita a disporre in capo ai collaboratori scolastici il compito di “accompagnamento” presso l’aula, i locali della mensa e i servizi. I giudici pongono quindi, in via cautelare, in carico al Comune l’obbligo di “garantire agli alunni disabili il servizio di assistenza specialistica che trova il proprio fondamento normativo in numerose disposizioni succedutesi nel tempo…”

“Il Comune di Gangi è già obbligato dall’ordinanza del TAR a riattivare il servizio per il solo ricorrente – concludono i consiglieri di Gangi Libera – noi chiediamo che lo stesso venga fatto immediatamente per tutti i soggetti che presentano la stessa necessità onde riparare al grave danno procurato ai nostri concittadini ed evitare ulteriori pesanti ricorsi che, oltre a gravare sulle esigue casse comunali, danneggiano gravemente l’immagine di Gangi.” 

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