Gangi, la lettera del Segretario riaccende i riflettori sulla “questione PD”

Redazione

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Gangi, la lettera del Segretario riaccende i riflettori sulla “questione PD”
Lo Pizzo “il sindaco, il presidente del consiglio ed il capogruppo facciano chiarezza”

18 Gennaio 2016 - 00:00

E’ un invito esplicito a fare chiarezza quello formulato, in una lettera aperta, dal segretario del PD Giandomenico Lo Pizzo al sindaco Giuseppe Ferrarello ed ai suoi fedelissimi Francesco Migliazzo e Roberto domina, rispettivamente Presidente del Consiglio e Capogruppo di “Gangi protagonista”.

Il segretario, renziano della prima ora, approfitta delle polemiche nazionali sulla questione “tesseramento” all’interno del PD per lanciare la sfida a Ferrarello & Co.

“Sono stato criticato qualche mese fa (per alcuni versi giustamente) da qualche mio amico per avere organizzato subito dopo le elezioni europee un incontro per “festeggiare” il risultato elettorale (15 punti percentuali in più rispetto alla media, tra i migliori della Sicilia) assieme al Sindaco, al Presidente del consiglio Comunale e al Capogruppo della maggioranza consiliare di Gangi che si erano spesi per il PD in campagna elettorale – afferma Lo Pizzo – qualcuno, in una lettura troppo locale e affrettata dei fatti, ha letto il tutto come il tentativo di sconfessare il patto di opposizione in corso e intervenire nei solidi equilibri della politica locale. Niente di più lontano dalla realtà”.

Oggi, a distanze di diversi mesi, Lo Pizzo torna a ragionare su quel passaggio politico messo in atto dal sindaco Giuseppe Ferrarello per chieder conto, al primo cittadino e della sua squadra, delle intenzioni politiche. E lo fa, legittimamente, da segretario di partito

“I processi democratici inclusivi comprendono passaggi politici chiari, come comprendono la seguente richiesta ai protagonisti di cui alle scorse battute di esplicitare finalmente la loro adesione anche formale al Partito Democratico. Non esistono in casa PD vie alternative al confronto aperto, alle regole scritte per le scelte che si compiono o che si devono compiere. Nel rispetto e nel mantenimento degli attuali ruoli politici nel Comune, mi sembra necessario e utile per la trasparenza dell’agire politico che il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale e il Capogruppo della maggioranza consiliare chiariscano anche formalmente quale è la loro posizione politica rispetto ai “contenitori” politici oggi esistenti. Non esiste nel Partito Democratico un atteggiamento di “convenienza politica” legata al momento, esiste l’adesione trasparente ad un progetto che oggi è quello rappresentato dal Segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi e la condivisone convinta delle regole che lo caratterizzano. Non si può dare l’impressione che si sono compiute alcune scelte solo perché il Governo regionale e quello nazionale sono a guida PD, sarebbe troppo riduttivo e nemmeno si può aspettare il “momento giusto” quello in cui si metterà in atto una trattativa o contrattazione che dir si voglia forti di un possibile consenso, sarebbe denigrante per la storia di tanti e anche controproducente. Purtroppo o per fortuna non ci sono altre strade. Il PD è a Gangi come a Palermo, come a Roma con i suoi uomini e le sue regole, i suoi limiti e le sue sfide, ma il bello è anche questo”.

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