A Caccamo tantissimi giovani, giunti dai paesi limitrofi, per ricordare i giudici Falcone e Borsellino, ed i loro uomini della scorta, barbaramente uccisi dalla mafia. Le iniziative realizzate nei giorni appena trascorsi, per commemorare i due giudici, non si sono svolte soltanto a Palermo dove, come ogni anno, via mare è arrivata la carovana della legalità, con oltre 40.000 giovani provenienti da tutta Italia e di circa un centinaio provenienti da Europa e Stati Uniti. Anche Caccamo ha risposto presente!
Venerdì scorso infatti la piazza dei caduti di Caccamo è stata teatro della “giornata della legalità”, una manifestazione all'insegna della musica, della danza e della cultura della legalità. La giornata è stata organizzata da tre associazioni caccamesi, Hermes, Amaca e TeleCaccamo e con il patrocinio del comune di Caccamo. Un ricco programma che ha dato luogo ad un dibattito culturale dal titolo “Quale futuro per Caccamo?”, moderato da Dino Paternostro, al quale hanno partecipato tra gli altri, Giuseppe Geraci, figlio del sindacalista Mico Geraci, ucciso dalla mafia nel ’98 ed il Sindaco Andrea Galbo. Nel suo intervento, Giuseppe Geraci ha ricordato le parole con cui la sua professoressa di italiano comunicò alla classe quello che era successo a Capaci “La professoressa uscì e rientro con le lacrimi agli occhi – ricorda Geraci, e disse – ragazzi è morta una persona che ha sacrificato la propria vita per dare un minimo di giustizia a questa nostra terra maledetta.” Nel suo intervento Geraci ha inoltre parlato di come siano cambiate dalle stragi le cose in Sicilia, dall’istituzione della Direzione Distrettuale Antimafia, alla voglia di riscatto dei siciliani.
Dopo il dibattito, i presenti hanno potuto apprezzare la rappresentazione storico-culturale “Il delitto Notarbartolo, alle origini dell’intreccio politico-mafioso”, curato da Mimmo Rizzo e con le musiche di Andrea Di Gesù.
Durante la pausa, sono stati offerti dal GAL ISC Madonie dei prodotti tipici. A seguire, è stato proiettato un video realizzato dalle associazioni Hermes, AmaCa e TeleCaccamo, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Barbera” dal titolo “Che cos’è la mafia?”.
La serata si è conclusa con uno spettacolo musicale degli Euterpica, noto gruppo rock caccamese, preceduto dagli spettacoli di danza curati da KurHaus che ha portato in scena “Il silenzio è Dolo” e con l’esibizione di danze orientali di Soraya La Bua e delle sue allieve, in collaborazione con Antony Dance e la palestra Fit Time Gym di Cefalù.
La kermesse della legalità è continuata sabato con il corteo e le commemorazioni nelle piazze di riferimento per le vittime di mafia Mico Geraci e Pippo Intile.
Quest’anno, visto l’elevato numero di richieste avanzate dalle scuole per partecipare a Palermo alla commemorazione, il Miur e la Fondazione Falcone, grazie alla collaborazione con la Rai, hanno deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone).
“Palermo chiama Italia” è stato il titolo della manifestazione che si è svolta nelle piazze italiane ed è stata organizzata dalla Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’, in collaborazione con la Direzione generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, in occasione del XXIII anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino