Gli abusivi della Targa Florio, l’ACI diffida un’associazione dall’utilizzo del marchio

Redazione

Sport

Gli abusivi della Targa Florio, l’ACI diffida un’associazione dall’utilizzo del marchio
Il brand della celebre gara automobilistica è il più imitato in Italia

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’ultima invenzione è una “Targa Florio Motociclistica” che, con ogni evidenza, nulla ha a che vedere con il circuito ufficiale della gara automobilistica più antica del mondo. Ma, ormai da diversi anni, attorno al “brand” Targa Florio è tutto un fiorire di iniziative, sportive e non, che sfruttano questa “parola magica” per accreditarsi nei confronti del pubblico di amatori e appassionati, in genere delle 4 ruote ma, di recente (come in questa occasione) anche delle due ruote.

La vicenda è questa: L'Automobile Club ha comunica ufficialmente che la manifestazione “Targa Florio Motociclistica” non è autorizzata e non può in nessun modo fregiarsi del nome e del titolo “Targa Florio”, che, vale la pena ricordarlo, è una proprietà intellettuale, registrata dall'Automobile Club Palermo.

Nonostante la diffida inviata, il Motoclub Mediterraneo ha continuato ad utilizzar abusivamente nome e marchio della storica Targa, così l'Automobile Club si è rivolta ai propri legali per citare in giudizio i responsabili del club “in solido ed in tutte le sedi giudiziarie – si legge in una nota diffusa dall’ACI – per tutti i danni morali e materiali che tale utilizzo abusivo sta procurando sia al nome ed al marchio “Targa Florio”, sia all'Automobile Club di Palermo.”

Negli anni l'Automobile Club ha intentato diverse cause per evitare l'utilizzo abusivo del nome e del marchio Targa Florio, un marchio che l'A.C Palermo ha registrato in tutte le categorie merceologiche in Italia e nel mondo a partire dal 1988

Quello della Targa Florio è di gran lunga il marchio più imitato d'Italia, più dei già imitatissimi Louis Vuitton o Cartier. Nel caso specifico, questa Targa Motociclistica non ha nulla a che vedere con la Targa Florio né dal punto di vista storico né culturale, essendo una gara di gran fondo motociclistico effettuato dal Motoclub Mediterraneo con moto vecchie di dieci anni (tipo BMW o altre) che nulla hanno di storico.

La palla adesso passa ad un agguerrito staff di legali: Lo studio Price Watherhouse & Cooper che cura per conto dell'Automobile Club di Palermo la tutela ed il monitoraggio del marchio, mentre l'avv. Davide Giglio del foro di Palermo è stato incaricato di citare in giudizio per danni il Motoclub Mediterraneo

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it