Gli incendi sulle Madonie: “Mano mafiosa, ma non otterranno niente”

Redazione

Cronaca

Gli incendi sulle Madonie: “Mano mafiosa, ma non otterranno niente”
Crocetta: niente pastorizia per cinque anni dove è stato appiccato il fuoco e niente cambio di destinazione d'uso dei terreni bruciati per venti anni

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dopo un vertice sull’emergenza fuoco in mezza Sicilia il governatore Rosario Crocetta dichiara furente che “dietro il fuoco c’è sempre la mafia, ma non otterranno nulla”.

Continua dicendo che questo è il primo governo ad avere avuto il coraggio di licenziare persone che avevano un passato poco trasparente e macchiato da reati. Ammette che non bisogna fare di un erba un fascio parlando male dei lavoratori stagionali che non devono essere fraintesi con i militari della Forestale, ma è pur vero che c’è una parte di loro collusa con il potere mafioso nell’isola che continua a danneggiare il territorio. 

Crocetta annuncia tutta una serie di iniziative sempre più restrittive e pertanto non sarà più possibile praticare la pastorizia per cinque anni laddove il fuoco è stato appiccato, come pure non verrà più cambiata la destinazione di uso dei terreni bruciati per venti anni.

Queste azioni impediranno le speculazioni mafiose e quelle edilizie specialmente in territori come quelli del cefaludese e delle Madonie in cui sono molto frequenti e su cui le ambizioni di interessi speculativi sono alte.

Verrà istituito un registro catastale dei roghi attivo a livello sia regionale che comunale per incrociare le richieste edili e i nuovi assetti dei vari Piani Regolatori che inibiranno ogni cambiamento in presenza di una storicità degli incendi. 

Anche la Cgil regionale è intervenuta sulla questione trovandosi in linea con le decisioni di questo governo e richiedendo una riorganizzazione del comparto lavorativo. A detta del Segretario del settore forestale Tonino Russo il fuoco è un fenomeno dovuto a molteplici fattori tra cui anche a un attacco contro il governo regionale. 

Il piromane è sempre in agguato e ormai non si può più pensare ad attività volte a ottenere maggiore lavoro, perché le piantumazioni sono realizzate “in house” dalla regione e appiccare incendi è solo un danno ai lavoratori seri e al territorio sfregiato per sempre. 

Noi invece invitiamo ogni cittadino a restare vigile e a denunciare ogni principio di focolaio per segnalare subito ogni sospetto.

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