Gli rubano il pc. “300 euro per riaverlo”. Denuncia tutto e lo fa arrestare

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Gli rubano il pc. “300 euro per riaverlo”. Denuncia tutto e lo fa arrestare
Si chiama "cavallo di ritorno". Ma l´uomo ha raccontato tutto ai carabinieri che si sono appostati ed hanno colto l´estorsore in flagranza

18 Gennaio 2016 - 00:00

È successo tutto nel corso del pomeriggio di sabato scorso, quando, a seguito di una mirata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Termini Imerese hanno tratto in arresto, con l’accusa di estorsione, D.C., disoccupato termitano 38enne.

L’uomo era stato sorpreso dai militari all’interno della propria abitazione di Termini Imerese immediatamente dopo essersi fatto consegnare, da un concittadino, un assegno dell’importo di 300 euro, quale corrispettivo per ottenere la restituzione di un computer portatile.

Alla vittima, il pc, gli era stato rubato nel pomeriggio del giorno precedente a seguito di un furto perpetrato all’interno della propria abitazione ad opera di ignoti. Nel pomeriggio di sabato, la vittima, decideva quindi di recarsi presso i Carabinieri della Stazione di Termini Imerese per denunciare il furto ed, inoltre, di  essere stato contattato telefonicamente da uno sconosciuto, che, dopo avergli detto di essere venuto in possesso del suo pc portatile, era disposto a restituirglielo dietro il pagamento della somma di 300 euro. Non avendo la disponibilità immediata di denaro in contante, il pagamento lo avrebbe potuto effettuare solo mediante assegno postdatato; lo scambio sarebbe avvenuto nel corso del pomeriggio di sabato presso l’abitazione dello sconosciuto.

I Carabinieri della Stazione di Termini Imerese, quindi, hanno organizzato un servizio specifico, finalizzato ad identificare l’autore dell’estorsione bloccandolo nella flagranza del reato. Infatti, i militari dell’Arma, eseguivano dapprima un servizio di osservazione e pedinamento a distanza della vittima e del presunto estorsore.

I Carabinieri, senza farsi accorgere della loro presenza, si appostavano dietro la porta d’ingresso in modo da riuscire e annotare tutte le fasi della transazione che avvenivano all’interno e durante la quale lo sconosciuto minacciava la vittima di denunciarlo qualora, a seguito della consegna dell’assegno, avesse provveduto a bloccarne il pagamento.

Terminato lo scambio, la vittima apriva la porta per lasciare l’abitazione ed immediatamente i militari irrompevano, sorprendendo la parte offesa con il proprio pc ed il suo aguzzino, identificato successivamente in D.C., mentre reggeva in mano l’assegno, immediatamente recuperato e restituito al proprietario.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di giudizio con rito direttissimo, che si è svolto il 25 novembre e durante il quale il Giudice, dopo la convalida dell’arresto disponeva la sola misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Termini Imerese, rinviando l’udienza al prossimo 16 dicembre 2013.

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