Non è la prima volta che il Movimento 5 Stelle Castelbuono entra nel merito del Piano d'Intervento per la gestione dei Rifiuti, sollevando dubbi e perplessità sul futuro ARO di Castelbuono.

Ma adesso i grillino tornano sull’argomento in un momento particolarmente delicato, è infatti appena scaduta l’ennesima proroga concessa dalla Regione Sicilia e la società “Ecologia e Ambiente” ha notificato a tutti i sindaci facenti parte dell’ATO PA 5, che il servizio verrà sospeso a partire dal 18 luglio 2015.

“E’ arrivato il momento di affrontare e trovare la soluzione a una tematica importante e gravosa per l’economia e il benessere dei cittadini – afferma il portavoce del Movimento 5 Stelle Peppe Cicero – La stessa tematica che, sia l’amministrazione che i componenti il consiglio comunale, non hanno finora avuto la volontà di affrontare seriamente. Qualcuno per paura di assumere decisioni impopolari, altri per continuare in una situazione di immobilismo che dia modo di additare poi eventuali colpe di ritardi e disservizi a terze persone. Ma i cittadini e i componenti il M5S non ci stanno più, sono stanchi di assistere a questa situazione di impasse, che altro non fa che aumentare i disagi per l’intera cittadinanza. Chiunque venga eletto, ha il dovere di adoperarsi per risolvere le tante problematiche che si presentano, senza strumentalizzazioni inutili e improduttive. Alla luce di tutto ciò chiediamo l’immediata convocazione del tavolo tecnico per la revisione del piano di gestione dei rifiuti (A.R.O.) e l’assunzione di una scelta circa l’affidamento del servizio. Chiediamo inoltre che il suddetto tavolo venga svolto in forma pubblica. Ci auguriamo che il tavolo tecnico venga convocato in tempi brevissimi per un’imminente risoluzione di una problematica che non può essere più protratta oltre. Siamo sicuri che il senso di responsabilità che contraddistinguerà tutti i componenti il tavolo tecnico, farà in modo che la soluzione trovata, possa essere mutuata da altre amministrazioni, e possa costituire una risposta positiva, alla paralisi continua in cui versa l’Amministrazione Regionale.