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Il Parco Cassarà si riempie di alberi, ecco 10 mila frassini

Se la manna arriva dal cielo, a Palermo sarà possibile vederla. “Teatro” di questa nuova meraviglia naturale sarà il grande Parco Cassarà, non più la riserva di Monte Pellegrino e la Favorita, che ospiterà diecimila esemplari di frassino da manna. La conferma è stata data dal dirigente del Coime che gestisce il Parco, Francesco Teriaca. Sono già stati avviati gli studi per capire dove piantare tutti questi alberi. Ma la soluzione migliore sembra quella di concentrarli tutti in un punto ben definito del Parco, in modo di creare un vero e proprio bosco, scenografico e utile per la salute.

L’iniziativa è stata voluta dalla fondazione Yves Rocher che prevede di piantumare in tutto il mondo oltre 50 milioni di alberi. Le piantine saranno collocate all'interno del polmone verde cittadino che si trova a pochi metri dall’università.

I tempi sono stretti, visto che alberi vanno messi a dimora nel periodo autunnale/invernale. E per completare il bosco ci vorrà almeno un anno di lavoro. La fondazione Rocher si è impegnata a seguire i lavori e lo sviluppo delle piante per i prossimi tre anni.

Il capoluogo siciliano sarà l'unica città italiana interessata dal progetto di rimboschimento della fondazione Rocher, che prevede di piantumare nel nostro pianeta 50 milioni di alberi in sette anni. Russia, Etiopia, Senegal, Messico e Francia sono i paesi che vedranno crescere notevolmente la quantità del loro verde, con complessivamente 30 milioni di alberi che entreranno a far parte del loro ecosistema. Il resto sarà sparpagliato in altri paesi. Ma perchè Palermo? “Perché conoscevo la manna, visto che la utilizziamo in molti nostri prodotti e mi hanno raccontato di come questa città fosse piena di questa specie di frassini”, spiega jacques Rocher, figlio di Yves Rocher. È un prodotto genuino, ma non bisogna abusarne, visto che la manna ha forti proprietà lassative. L'obiettivo della fondazione Rocher, di cui è presidente onorario, è quella di rinverdire una superficie terrestre pari a tre volte l'estensione della città di Parigi. Significa una superficie di 350 chilometri quadrati. “Senza alcuno scopo commerciale”, tiene a precisare Rocher, che poi aggiunge: “Non vorrei essere pessimista, ma la situazione del verde nel  nostro pianeta è molto grave”. Nei posti in cui la fondazione decide di intervenire, vengono fatti studi paesaggistici e storici, “per questo abbiamo scelto il frassino da manna, per la sua valenza tradizionale”. L'impegno della fondazione Rocher “Piantiamo per il pianeta” è iniziato a Nairobi, quando Jacques ha incontrato Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la pace e testimone della campagna “Piantiamo per il pianeta” condotto dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. Il programma prevede che la piantumazione dei 50 milioni di alberi sia completata entro il 2015. 

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