Il Rotary Club Palermo – Parco delle Madonie promuove la prevenzione con il progetto “STOP-HPV”

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Il Rotary Club Palermo – Parco delle Madonie promuove la prevenzione con il progetto “STOP-HPV”
A Sala delle Lapidi un forum patrocinato dal Ministero della Salute

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Rotary club Palermo Parco delle Madonie, presieduto dal dott. Salvatore Fabio Guccione, sabato 9 Aprile u.s., si è riunito con altri quindici club siciliani del distretto Sicilia-Malta 2110, presso l'aula consiliare “Sala delle Lapidi” -Palazzo delle Aquile- del Comune di Palermo, e nel partecipare ad un progetto distrettuale di ampio respiro culturale ed umanitario, ha dato il suo contributo con una puntuale e qualificata relazione della socia Dott.ssa Nunzia Scibetta, Direttore U.O. Anatomia Patologica ARNAS Ospedale Civico-Di Cristina-Benfratelli di Palermo. La predetta socia ha trattato “La diagnosi delle neoplasie cervico-vaginali, dal pap test all'HPV test.

L'evento è stato patrocinato dal Ministero della Salute.

Dopo l'apertura dei lavori e le consuete ritualità si sono susseguite relazioni molto interessanti con riferimento ai seguenti argomenti:

– Vaccinazioni della Regione Siciliana: HPV. (G.Guarneri)

– Nuove frontiere del vaccino. (Calagna in sostituzione dr. Perino)

– Prevenzione oncologica nell'ASP-PA. (A.Candela)

– Diagnosi delle neoplasie cervico-vaginali. (N.Scibetta)

– La salute dell'adolescente come gateway per la

salute della donna. (M.Pandolfo)

– L'impegno del Rotaract per il service in Sanità. (S.Vivoli)

La dott.ssa Nunzia Scibetta del Rotary club Palermo Parco delle Madonie, Consigliera nel Direttivo dell'anno 2016-2017, dopo aver sottolineato di rivestire il duplice ruolo di anatomopatologa e di donna, ha trattato, con competenza e chiarezza il delicato problema del cancro della cervice uterina, classificato al secondo posto tra le malattie del sesso femminile e al primo posto tra le malattie ad eziologia infettiva. Ha riferito che l'HPV (papilloma virus) si trasmette in via orizzontale (con le relazioni sessuali) e in via verticale (dalla madre al feto); che il virus comprende diversi genotipi: -ad alto rischio oncogeno,a basso rischio, altri a probabile rischio e altri ancora a rischio indeterminato. Ha precisato che esistono cofattori di pericolosità connessi alla persistenza e alla durata dell'infezione, all'integrazione del DNA e alla maggiore età della donna e che sono determinanti altresi l'attività sessuale, la promiscuità, il fumo di sigarette, le abitudini alimentari e soprattutto il sistema delle difese immunitarie.

In merito alle metodologie diagnostiche ha puntualizzato che la citologia consente di osservare la morfologia delle cellule dell'utero e che con alte tecnologie applicate a prelievi dell'epitelio squamoso dal collo uterino è possibile leggere in modo automatizzato il pap test. Ha fatto osservare che l'HPV test ha una sensibilità maggiore ed una minore specificità e che l'attendibilità dello screening è correlato all'età della donna (prima dei 30 anni e dopo i 30 anni). E' auspicabile l'optimum dei risultati dalla combinazione del pap test con l'analisi del DNA con l'obiettivo non solo di individuare la lesione nella sua specificità, ma soprattutto per selezionare la donna ad alto rischio e ciò nel prezioso percorso della prevenzione che deve essere considerato “primario”, corsia privilegiata e preferenziale rispetto al successivo percorso terapeutico.

 La dott.ssa Pandolfo ha messo in risalto che: “I Giovani non detengono il concetto di perdita della salute ma è bene che guadagnino salute” e che lo stile di vita è determinante per la salute sin dallo stato embrionale.

Il dott. Candela, direttore generale dell'Azienda Sanitaria di Palermo, dopo aver dichiarato di avere condiviso l'iniziativa del Rotary, ha affermato di essere impegnato in prima persona nel programma di screening e continuerà a sostenere per la prevenzione un modello itinerante, non solo per raggiungere il territorio e incontrare il cittadino nelle piazze, ma, soprattutto per rendere meno drammatica la vicenda umana, diagnosticare tumori asintomatici e salvare vite a rischio. Ha precisato che sempre per motivi di prevenzione vengono sottoposti a visita tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa e a Palermo. Ha dato infine la sua disponibilità per sostenere la prosecuzione dei progetti rotariani per la sensibilizzazione e la prevenzione in ambito sanitario.

Il vaccino anti HPV, ha lo scopo di prevenire, non di curare, è somministrabile gratuitamente nel dodicesimo anno di vita e comunque prima dell'inizio dell'attività' sessuale. Fino all'età di quarantacinque anni e' possibile eseguire la vaccinazione a prezzo agevolato (copayment). Dal 2005 la vaccinazione è gratuita anche per i maschi fra gli undici e i dodici anni e per quelli nati dopo l'anno 2002.

Nella fase conclusiva è intervenuto anche il dott. Biagio Agostara, past president del Rotary club Palermo Parco delle Madonie e illustre oncologo che ha posto in risalto la necessità di dover intervenire nella fase primaria, giacché la vaccinazione previene l'insorgenza all'origine e, pertanto, l'impegno della sanità pubblica non può subire riduzioni, rinvii e disattese.

Il presidente del Rotary club Palermo Parco delle Madonie inoltre a precisato “Dagli interventi, tutti interessanti e degni di alta considerazione e riflessione è emerso che la prevenzione è essenziale e determinante per la sicurezza della salute pubblica e che è assolutamente necessario e urgente intervenire capillarmente per diffondere e migliorare la conoscenza dei benefici della vaccinazione con particolare riguardo al mondo della scuola, al fine di aiutare le nuove generazioni, col coinvolgimento delle famiglie”.

A chiusura dei lavori, si è concordato di dover continuare nell'attività di progettazione e di sensibilizzazione per sostenere tutto ciò che riguarda la salute, bene essenziale e prezioso del singolo, della famiglia, della società e dell'intera umanità.

 

 

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