“Il viaggio” di Matteo Fratarcangeli a Castelbuono: il racconto dell'uomo che gira il Sud in bici

Redazione

Cronaca

“Il viaggio” di Matteo Fratarcangeli a Castelbuono: il racconto dell'uomo che gira il Sud in bici
Venerdì alle ore 18,30 nell'atrio della Badia in via Roma

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si terrà venerdì 15 luglio a Castelbuono alle ore 18,30 nell’atrio della Badia in via Roma, la performance ”Il viaggio” di Matteo Fratarcangeli.

Fratarcangeli è un giovane attore, regista, sceneggiatore, poeta ed ex direttore del teatro comunale “Vittorio Gassman” di Ripi (FR). Il 19 giugno 2016 da Ripi ha iniziato con la sua bicicletta elettrica un’originale maratona, “il Viaggio” durerà trentatré giorni e si snoderà lungo tutto il sud Italia e unirà idealmente, alcuni comuni della Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna fino ad Olbia, ultima tappa per rientrare a casa il 21 luglio 2016.

Matteo Fratarcangeli in questa emozionante avventurasi si fermerà, in ognuno dei centri che ha scelto, tra questi Castelbuono, e darà espressione alla sua performance: racconterà del suo viaggio e poi, reciterà per i cittadini che lo abitano un passo del trentatreesimo Canto del Paradiso dalla Divina Commedia. Una scelta non casuale, del protagonista di questa singolare esperienza, effettuata proprio per evidenziare il parallelismo del viaggio del grande Dante Alighieri con il suo.

Matteo Fratarcangeli lo definisce non solo un viaggio fisico e di esplorazione di luoghi, ma soprattutto spirituale e culturale. In una società che corre e che utilizza strumenti veloci e mezzi rapidi, Matteo spostandosi solo con la sua bicicletta, ha deciso di fissare le sue tappe in centri minori, che ancora vivono con ritmi non metropolitani, ricchi di storia, cultura e tradizioni.

Una performance artistica, ma anche “politica” nel senso più ampio del termine, una sorta di indagine antropologica e sociale, nata dalla volontà di mettersi in gioco e portare avanti, mediante il proprio corpo e la propria voce, una riflessione profonda sulla propria identità e le relazioni umane nella società contemporanea.

“Come ascoltare il tempo interiore” è il libro che ha pubblicato quest’anno, e anche ciò che in qualche modo ha ispirato questa sua azione di performance art.

In passato il giovane ha fatto teatro andando in scena sui classici palcoscenici, questa volta però ha voluto osare scegliendo come palcoscenico il grande territorio dell'Italia del sud. Un'idea bizzarra e singolare, che nasconde il forte desiderio di andare oltre la materialità, alla ricerca del senso della vita, con la sete di conoscenza e curiosità.

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