Incubo senza fine ad Alimena, vandalizzato anche il cimitero

Redazione

Cronaca

Incubo senza fine ad Alimena, vandalizzato anche il cimitero
Non c'è pace per il centro madonita precipitato in una spirale criminale senza precedenti

18 Gennaio 2016 - 00:00

Solo questa mattina avevamo dato la notizia di quanto accaduto alla ex scuola dell’infanzia di Alimena, trovata letteralmente distrutta da alcuni esponenti dell’amministrazione comunale che erano andati a fare un sopralluogo per valutare lo stato dei locali a seguito degli ultimi lavori di manutenzione. A darci notizia dell’ennesimo atto vandalico il sindaco Alvise Stracci che stamane si trovava a Palermo per protestare con gli altri sindaci dei comuni coinvolti dal fallimento dell’APS.

Stracci era ancora ignaro di quello che avrebbe trovato al suo ritorno. Ancora un atto vandalico, questa volta ai danni del cimitero comunale dove è stato scassato e completamente derubato il magazzino degli attrezzi.

A fare la scoperta gli operai del comune che in questi giorni si sono recati quotidianamente al cimitero per le ordinarie attività di pulizia in vista della festa d’ognissanti.

Non c’è dubbio quindi che i vandali siano entrati in azione proprio nel corso della notte appena trascorsa.

“A questo punto è un vero incubo – afferma desolato il sindaco Stracci- qui ormai si è instaurato un clima di anarchia che non solo colpisce con preoccupante puntualità la cosa pubblica ma che pervade anche la sfera privata.” (In questi mesi si sono registrati alcuni casi di gomme tagliate in mezzi privati- ndr)

“La situazione in cui è precipitata Alimena è assolutamente atipica per la nostra comunità – continua il sindaco – qui si era abituati a dormire con la chiave appesa fuori dalla porta. Adesso bisogna stare attenti anche a camminare, sono capitati infatti anche episodi di piante e fioriere lanciate giù dal ponte che chiude il nostro corso principale”.

Alimena ha bisogno urgente di un intervento dalla precisione chirurgica per separare ed isolare una volta per tutte la malapianta dal resto di una popolazione da sempre pacifica e laboriosa. Aspettare oltre non si può.

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