Intercomunale 18 ancora chiusa. “Così avete isolato Piana”

Redazione

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Intercomunale 18 ancora chiusa. “Così avete isolato Piana”
Il consigliere Alberto Petta chiede interventi urgenti. "Finora hanno solo transennato la strada. Ma questo è un collegamento fondamentale per noi"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ancora chiusa la strada intercomunale 18 che da Altofonte conduce a Piana degli Albanesi. Dopo abbondanti piogge la strada ha franato. Ora il tratto di strada è stato chiuso, impedendo il transito dei veicoli e l’accesso ad alcune abitazioni private. La Provincia di Palermo in questo momento ha solo chiuso al traffico la strada. Ecco perché il consigliere di Piana degli Albanesi Alberto Petta ha scritto un’interrogazione. “Non sono stati adottati provvedimenti volti alla riapertura – dice Petta -. L’intercomunale 18 rappresenta l’asse viario prevalente nonché il più  breve e sicuro per i cittadini di Piana degli Albanesi che per la maggior parte lavorano in Città. La sua chiusura al traffico si configura di fatto come un isolamento per  il Comune di Piana degli Albanesi, poiché rende eccessivamente difficoltoso raggiungere Palermo attraverso altri percorsi alternativi, che sono certamente non conformi alle necessità delle più importanti attività produttive che insistono su Piana e che vivono grazie alle relazioni commerciali con Palermo e con le altre località da li raggiungibili”. Petta ha richiesto “interventi urgenti volti al ripristino della piena funzionalità e del pieno esercizio al transito del tratto di strada in questione, attraverso procedure di somma urgenza e la possibilità di attingere a fondi Nazionali visto il momento di crisi economica. Che ciò venga fatto anche attraverso l’istituzione di una Conferenza di Servizi fra Enti tutti solidali e responsabili quali Dipartimento Regionale della Protezione Civile – Provincia Regionale di Palermo – Genio Civile di Palermo – Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Palermo – i Comuni di Altofonte e di Piana degli Albanesi. Ed inoltre, che la Conferenza stabilisca procedimenti amministrativi condivisi che prevedano un forma di ripartizione delle competenze amministrative e soprattutto dei costi, in modo da superare tempistiche eccessivamente lunghe e la carenza di disponibilità economiche dei singoli Enti, che invece, insieme potranno certamente fronteggiare e risolvere questo problema che altrimenti metterebbe in seria difficoltà tutto il tessuto economico locale e quello di migliaia di persone”.

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