La Confederazione Italiana Agricoltori sul piede di guerra contro l'Imu agricola

Redazione

Cronaca

La Confederazione Italiana Agricoltori sul piede di guerra contro l'Imu agricola
Cossentino: "Pronti a dare battaglia. E' una tassa iniqua"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Una nuova sospensione e l’immediata revisione del provvedimento: è la richiesta avanzata dalla Confederazione italiana agricoltori di Palermo, in merito al pronunciamento del Tar del Lazio sull’Imu agricola. La delegazione palermitana già domani sera (venerdì 23 gennaio) riunirà a Cerda gli associati per discutere il da farsi e predisporre le prime iniziative di mobilitazione e protesta. “Sarebbe una batosta insostenibile per un settore già fortemente condizionato da andamenti climatici e crisi economica: siamo pronti a dare battaglia con tutti i mezzi disponibili fino a che il provvedimento non venga annullato”, ha dichiarato Antonino Cossentino, presidente della Cia Palermo. “E’ un provvedimento abnorme che non ha senso e logica – ha detto – è da scellerati pensare di applicare una tassa sui territori montani, quindi svantaggiati e che non producono. E’ altrettanto da scellerati incrementare a dismisura quanto già pagavano i terreni della fascia costiera: chiedere 600 euro per ettaro ad un agrumicoltore o 940 sempre per ettaro a chi coltiva ortaggi in serra significa decretare la fine delle loro attività economica e mettere in strada centinaia di famiglie. Consigliamo ai nostri associati di non pagare in questa fase di grande confusione: meglio andare incontro al rischio di dover saldare una piccola sanzione, piuttosto che ottenere successivamente un rimborso. Vogliamo pagare le tasse come tutti i cittadini – ha concluso Cossentino – ma vogliamo che ciò sia legato ai reali valori di mercato dei terreni e al reddito degli agricoltori stessi. Fare impresa e pagare le tasse non deve essere legato all’altimetria, ma a tutto quello che sviluppa l’azienda dal punto di vista economico ed occupazionale. Altrimenti è solo una tassa iniqua”.

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