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“La piccola grande bellezza” su I Love Sicilia lo speciale dedicato a Gangi

Anche “I Love Sicilia”, il più conosciuto fra i mensili made in Sicily, guarda con attenzione in questi giorni alle belezze di Gangi, e lo fa attraverso gli occhi e gli scatti di Marianna Lo Pizzo che, a dirla tutta, ha anche suggerito il titolo, quanto mai azzeccato, che presenta lo speciale “Gangi. La piccola grande bellezza”. Fra le pagine patinate del periodico in edicola in questi giorni, fra immagini che rapiscono per la loro bellezza, c'è il racconto di un paese colmo di storia. Distante e distinto dai luoghi comuni del turismo siciliano, dai soliti clichè propinati dai tour operator e dalle immagini da cartolina: mercati colorati e spiagge assolate. Gangi non è questo. Non lo vedi il mare da Gangi, se non affacciato alla balconata che da Piazza San Paolo porta in Via Nuova, e solo nei giorni in cui il cielo è terso. Niente di che, giusto uno spicchio d’azzurro fra le gole di Pollina che, se non fosse per la tonalità turchese, diresti ancora cielo. Sulla destra l’Etna sembra talvolta così vicino che, con le sue pareti imbiancate, finanche in estate, vien quasi voglia di raggiungerlo a piedi (esperimento che sconsigliamo ai nostri lettori). Neanche i mercati ci sono, se non 1 volta a settimana. Non c’è il vociare dei venditori e l’odore di spezie; nessun pescivendolo a bagnare le “balate”. Gangi è un’altra cosa. E’ distinto, appunto. Elegante come un lord inglese il centro storico, con palazzi antichi e lindi che sembrano osservarti bonariamente, custodi di tesori inattesi, che mai diresti possibili nel cuore della desolata campagna siciliana. Ecco cos’è Gangi. E’ una sorpresa che si svela già dietro l’ultima curva della statale 120 e t’innamora ancor prima di averla conosciuta.  

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