Le ceramiche di Nino Parrucca in mostra a Castelbuono fino al 22 agosto

Redazione

Cronaca

Le ceramiche di Nino Parrucca in mostra a Castelbuono fino al 22 agosto
Inaugurazione della personale il 24 luglio alle ore 20 presso Casa Speciale

18 Gennaio 2016 - 00:00

Le originali opere in ceramica di Nino Parrucca si potranno ammirare in una mostra allestita per l'occasione nelle stanze di “Casa Speciale”. L'inaugurazione è in programma domenica 24 luglio alle ore 20, mentre l'apertura al pubblico si svolgerà fino al prossimo 22 agosto 2016 tutti i giorni dalle 18 alle 23.

Da Palermo ai department store dello shopping internazionale più esclusivo, le ceramiche di Nino Parrucca tagliano il traguardo dei cinquant’anni di vita, confermando il fatto che una tradizione mai abbandonata, unita a uno spirito imprenditoriale globale, continuano ad essere il miglior biglietto da visita del nostro patrimonio nazionale.

Nino Parrucca è l’esempio di come un artigiano della tradizione classica italiana possa essere al contempo un artista e anche un imprenditore globale, alternandosi tra il mestiere di bottega e il lavoro di ricerca di nuovi mercati esteri. Sapendo quanto sia facile per l’artigiano e per l’artista perdersi dentro il processo di creazione, e quanto gli sia invece difficile quando si tratta di vestire i panni del venditore di se stesso, Nino Parrucca è riuscito in una vera impresa, sdoppiandosi i compiti tra creatività e business, mantenendo due distinti ruoli all’interno della sua azienda.

Sono queste le formule del successo internazionale del maestro ceramista palermitano che è riuscito, nei cinquant’anni di attività, di cui ricorre l’anniversario quest’anno, a mantenere la sua manifattura interamente in Italia e a trasmettere il valore dell’alto artigianato Made in Sicily sia nelle case italiane che nei punti chiave dello shopping d’elite di tutto il mondo.

Sono oggetti quotidiani, le sue ceramiche: piatti, vasi, ma anche piastrelle decorative che diventano opere d’arte murale. E sono manufatti, quindi lontani dai processi industriali, e lontani anche dal design dall’impronta fredda e seriale che nulla ha da spartire con l’unicità e la creatività dell’artigianato italiano, che è invece il segno di distinzione di Nino Parrucca.

Nella fine manifattura delle sue ceramiche, il mito e la cultura dell’isola sono celebrati attraverso la rappresentazione di un immaginario simbolico e collettivo, universalmente riconducibile alla terra di Sicilia.

Queste ceramiche sono infatti il biglietto da visita di un patrimonio nazionale che resta impresso nella memoria di chiunque abbia visitato l’isola o anche di chi la conosca solo per la sua storia, cultura, paesaggio e tradizione culinaria, consacrate a leggenda da cinema e letteratura.

Il repertorio di Nino Parrucca evoca così la bellezza mediterranea, esprimendola attraverso l’uso di una tavolozza armoniosa di colori felici, per descrivere i frutti rigogliosi della sua terra, come i limoni, le arance e i fichi d’india, sempre accompagnati dall’azzurro del mare e del cielo di Sicilia.

Tra i suoi soggetti ricorrenti figurano anche la Triscele del mito cretese – e soggetto della bandiera di Sicilia – pesciolini buffi che sembrano usciti dal film d’animazione Alla ricerca di Nemo e i carretti tipici siciliani, dai quali parte tutta la storia di Nino Parrucca.

Sue sono le migliaia di piastrelle a soggetto marino che decorano le facciate di un intero palazzo a Boston, e sue sono anche le 4.800 ceramiche parte integrante dei complementi d’arredo del Yokohama Royal Park Hotel di Tokyo. E non dobbiamo stupirci di trovare i suoi pezzi in vendita nei magazzini Harrods di Londra e del Canada, nei centri commerciali David Jones in Australia, nei centri Pier One e ItalianPottery negli Stati Uniti, nella catena tedescaKarstadt, o nel monumento allo shopping giapponese, il Takashimaya di Tokio, a far compagnia ad altre bandiere del lusso e della qualità italiana come Peck, Armani e Gucci, fino alle basi europee della U.S. Navy Exchange di cui Nino Parrucca è fornitore ufficiale.

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