Le pagelle del Mondiale

Michele Ferraro

Sport

Le pagelle del Mondiale
Darmian e Candreva sugli scudi. Pollice verso solo per Paletta

18 Gennaio 2016 - 00:00

 

Inghilterra – Italia 1-2 (35' Marchisio, 37' Sturridge, 50' Ballotelli)

 

Sirigu 6,5 – Chiamato in causa a poche ore dall’esordio contro i temibili leoni d’Inghilterra, causa l’infortunio di Buffon, si fa trovare pronto. Sicuro fra i pali e un pò meno indeciso nelle uscite, rispetto a come lo avevamo lascito prima del trasferimento a Parigi. Il record di imbattibilità ottenuto nel campionato Francese non è un caso. Maturo!

Chiellini 6,5– Ritorno alle origini per King-Kong. Solo qualche minuto di imbarazzo nelle fasi iniziali ma poi riavvolge il nastro e ricorda di essere stato grande anche sulla fascia. Da quel momento in poi nessun errore. Conduce i 90 minuti con la trazione anteriore ma dato che dall’altra parte c’è chi vola, fa bene a mantenere la copertura. Saggio!

Barzagli 7– Fa bene il suo lavoro e benissimo quello di Paletta, salva in 2 occasioni il risultato e si cimenta un paio di volte anche in fase propositiva. Gli sportivi tedeschi avranno stropicciato gli occhi: “ma è quel Barzagli là?”. Si e proprio lui, ed è sempre stato un fuoriclasse. Diga!

Paletta 5– Alzi la mano chi non vuole rispedirlo in Italia. Va a zonzo nella tre quarti difensiva per tutti i 90 minuti, Sturridge e Sterling gli sfrecciano davanti come delle Maserati ma lui deve ancora mettere la seconda. Sul gol del pareggio degli inglesi arriva con un ritardo che manco il 101. Nota stonata!

Darmian 8– Una partita così, all’esordio nel Mondiale, riescono a farla solo i predestinati. Non solo non sbaglia nulla in fase di copertura ma è una continua spina nel fianco per la difesa inglese. L’intesa con Candreva è da innamorati. Corsa, forza e fantasia che strappano applausi. Rivelazione!   

De Rossi 6– Con due giocatori come Verrati e Pirlo intorno i suoi compiti sono parecchio alleggeriti, ma quello che deve fare lo fa, ed anche bene, specie nella fase difensiva. Con i due “vicini” cambia il volto dell’Italia targata Prandelli che fa del possesso palla il suo nuovo verbo. Attento!   

Verratti 6,5– Gioca senza dare spettacolo ma il suo contributo è determinante per legare i reparti, sempre pronto a raccogliere palla ed a girarla al compagno più libero. Ci sarà tempo anche per mettere in mostra la sua fantasia ma, contro i leoni, meglio la prudenza. Concreto!

Marchisio 7 – Il principe è tornato, dopo un anno in chiaro scuro indossa la maglia azzurra e si esalta, ritrovando la grinta di sempre. Il gol che sblocca il risultato è un capolavoro di precisione e potenza. Attacca gli spazi con continuità alleggerendo la pressione dei marcatori su Ballotelli ma è prezioso anche in fase di interdizione. Ritrovato!

Pirlo 7– Il solito direttore d’orchestra capace di far suonare a tutta la squadra la stessa musica. Gioca con una tranquillità disarmante, forse anche irritante per gli avversari. Negli spazi stretti riesce sempre a trovare una soluzione, quando poi gli inglesi allargano le maglie del centrocampo, arriva puntuale il passaggio perfetto. Leader!

Candreva 8– E’ talmente veloce e preciso che  la maglia di Bines (mica uno qualunque) sembra quasi una bandiera bianca che sventola su e giù nel prato di Manaus in segno di resa. Corre come un forsennato, supera gli avversari come birilli e mette al centro una valanga di cross, fino a quando non arriva quello giusto per Ballotelli che deve solo spingerlo in rete. Tenta anche la via del gol. Da quello che ha fatto vedere l’appuntamento è solo rinviato. Talento!

Ballotelli 8– Alla fine mette in rete il gol più facile, ma per tutto l’arco della partita va alla ricerca del “golasso”. Da applausi il pallonetto ad Hart, salvato sulla linea da Jagielka. Il modulo ad una punta gli calza a pennello, anche grazie al gran lavoro della seconda linea offensiva. L’ultimo palermitano a mettere piede ad un mondiale fu Schillaci. Predestinato?

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