Lupi e suidi, l'intervento di Angelo Pizzuto a seguito del nostro editoriale

Redazione

Cronaca

Lupi e suidi, l'intervento di Angelo Pizzuto a seguito del nostro editoriale
Il Presidente dell'Ente Parco specifica il lavoro e le ricerche svolte negli ultimi anni

18 Gennaio 2016 - 00:00

A seguito dell'editoriale pubblicato oggi dalla nostra testata giornalistica in merito al recente dibattito sulla reintroduzione del Lupo nelle Madonie, abbiamo il piacere di proporre qui di seguito il commento del Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto:

“Ci sembra opportuno esplicitare in questo dibattito, se pur brevemente, la posizione dell'ente parco delle Madonie in merito alla reintroduzione del lupo nel nostro territorio. Bene ricorda l'ottimo Michele Ferraro citando sia il naturalista Minà Palumbo che il più recente studio del prof. Maurizio Sarà che collabora stabilmente con l'ente parco, che il lupo faceva parte della catena di fauna autoctona fino ai primi del novecento, estinto poi nel 1934 nei pressi di Ficuzza, anche se si calcola che l'estinzione del lupo sulle Madonie risale a circa un decennio prima. Ristabilire l'antica catena faunistica e quindi reintrodurre il lupo, naturalmente non più autoctono, è in teoria possibile, ma fortemente sconsigliato dai vari studi che lente parco ha consultato e dalle varie opinioni scientifiche raccolte. Infatti, se pure il blog pianobattaglia.it ha il merito di avere riportato la questione recentemente alla ribalta, l'ente parco da qualche anno ha esplorato la possibilità di questa reintroduzione, anche attraverso il conseguimento di un apposito progetto Life finanziato dalla comunità europea, ha poi deciso di soprassedere. Se infatti risulterebbe positivo su alcune questioni la reintroduzione del lupo in questo momento, primo aspetto tra tutti il controllo della fauna selvatica, molti sono i punti fortemente incerti in un ecosistema che, a causa di altre reintroduzioni fatte in maniera generica ed approssimativa, hanno causato problemi che negli anni hanno assunto un profilo emergenziale di estrema gravità. Il problema dei SUIDI è ormai purtroppo fuori dal normale controllo faunistico territoriale, al punto da richiedere interventi straordinari come quelli proposti al legislatre regionale dall'ente parco (abbattimento ed eradicazione) causato da una crescita incontrollata di questo ungulato ibrido inselvatichito che sta provocando enormi danni all'ecosistema ed alla sicurezza personale di residenti e visitatori e delle loro proprietà. Ma il controllo della fauna selvatica potrebbe avere presto altre emergenze, al momento non impellenti, come quella dei daini e dei conigli selvatici che rischiano di sfociare in problematiche altrettanto gravi. Puntualizzava correttamente il prof. Boitani interpellato da painobattaglia.it, circa il fatto che per la reintroduzione del lupo “se alla base non esiste un progetto concreto e sui cui le amministrazioni e gli enti preposti garantiscano controllo e continuità, la reintroduzione del lupo è un fallimento”. L'attuale quadro economico della regione, che finanzia gli interventi di questo tipo agile enti preposti, non consente a nostro avviso quella continuità economica necessaria e fondamentale per un progetto complesso di questo tipo. Inoltre, con le debolezze del sistema con cui, ad esempio, l'ente parco è in questo momento costretto a contrastare (è in atto uno sforzo enorme dell'ente parco e di tutti i comuni per introdurre norme straordinarie per il controllo dei suidi, ormai un problema che non può più attendere altro tempo) la reintroduzione del lupo potrebbe introdurre altre e similari problematiche segnalateci da altre aree italiane in cui invece il lupo fa parte integrante della fauna autoctona (allegato un link segnalatetoci da un parco umbro dove invece i lupi cominciano ad attaccare i greggi in maniera indiscriminata http://www.orvietonews.it/…/nuovi-attacchi-dei-lupi…). UN PROBLEMA PER VOLTA QUINDI, concentriamoci sulle emergenze che abbiamo in questo momento e, una volta risolte, lavoriamo sul rilancio e completamento della nostra biodiversità. Ringraziamo comunque pianobattaglia.it e Madonie Press per gli ottimi e puntuali spunti che certamente, in questo e in altri settori, stimolano le istituzioni del nostro territorio e sono, da noi, sempre ben accette. Angelo Pizzuto, Presidente del Parco delle Madonie.”

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