Madonie aggrappate alla SNAI, intervista a Magda Culotta

Michele Ferraro

Politica

Madonie aggrappate alla SNAI, intervista a Magda Culotta
Per il deputato madonita si sta lavorando bene: "bozza strategica di buona qualità"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dopo l'intervista al segretario del PD di Gangi, Giandomenico Lo Pizzo (leggi qui), pubblichiamo qui di seguito le risposte del sindaco di Pollina e deputato nazionale Magda Culotta. Il tema è sempre quello della SNAI, la nuova strategia di sviluppo per le aree interne promossa dal governo Renzi, che ha scelto il comprensorio madonita come area prototiapale per sperimentare le nuove linee di intervento dedicate ai territori depressi e decentrati

 

Partiamo da una domanda generica ma fondamentale, davvero la SNAI rappresenta l’ultima speranza di sopravvivenza per il territorio madonita?

L'ultima speranza no, ma un'opportunità straordinaria che dobbiamo essere in grado di cogliere al meglio si. 

Quante sono di preciso le risorse disponibili e da chi verranno gestite?

Tre milioni e mezzo circa per la sperimentazione e circa 32 milioni di euro sul PO FESR 14/20. Le risorse saranno gestiste direttamente dall'Unione dei Comuni che si realizzerà sui comuni beneficiari della strategia. 

Che tipo di interventi potranno essere finanziati? Ci sono già delle linee guida?

Gli interventi che saranno finanziati sono quelli che ricadono negli assi fondamentali della SNAI ossia, scuola, mobilità, sanità, reti digitali e sviluppo locale. A questi possono essere aggiunti finanziamenti per interventi specifici previsti dalla strategia locale. 

Dalla descrizione territoriale che apre la “Bozza di strategia” presentata a Roma emerge un territorio disastrato, in continuo spopolamento, privo di infrastrutture ed adeguate strutture sanitarie, con ampie aree agricole degradate e tecnologicamente arretrato. Perché questo disastro?

Il territorio e' stato descritto per quello che è con particolare riguardo ai servizi essenziali, alle possibilità di lavoro e di impresa. I nostri deficit sono sotto gli occhi di tutti, basta guardare ai problemi legati alla viabilità piuttosto che a quelli connessi all'assistenza sanitaria specie nei comuni montani. Nel tempo si è lavorato per innescare prima ed implementare poi alcuni processi di sviluppo e gli stessi ci hanno consentito oggi di essere riconosciuti come area prototipale per questa strategiea, cioè la più matura fra tutte le altre individuate per la regione siciliana. 

Come giudica il livello di innovazione contenuto nella bozza di Strategia?

E' stato fatto un grande lavoro di costruzione collettiva e sono state coinvolti volontari che hanno prestato gratuitamente le loro competenze per una causa comune. Secondo me il risultato di buona qualità.

Con la Snai si va verso una riorganizzazione dell’assetto amministrativo e istituzionale del territorio con un’unica unione dei comuni ed un'unica agenzia di sviluppo. Come giudica questa prospettiva?

È' una sfida interessante per il territorio. Per gli amministratori e per le comunità. In altre realtà questi processi sono già fortemente sedimentati, basta guardare all'Emilia Romagna. Ora tocca a noi far vedere che abbiamo la maturità per iniziare un processo di questo tipo. Una sperimentazione in tale senso e' stata già portata avanti con l'ufficio unico in capo al PIST piuttosto che il SUAP (Sportello unico attività produttive) in capo alla Sosvima.  I dubbi non mancano ma davanti ad un cambiamento che ha un così forte impatto sfiderei chiunque a non avere dubbi circa il nuovo funzionamento. Anche l'unione tra le due agenzie e' un elemento di progresso significativo. Da anni si collabora. E si collabora bene. È quasi naturale fondere le due realtà. 

Nelle scorse settimane 5 circoli del PD hanno sollevato, fra le altre cose, la questione della partecipazione dei Consigli Comunali alla elaborazione della strategiaSNAI. Ma nel corso della presentazione della bozza al Cine Teatro Grifeo nessuno ha fatto cenno agli interrogativi ed alle proposte dei 5 circoli PD, perché?

Perché nessuno di loro al Cine Teatro Grifeo e' venuto per presentare tali interrogativi. I consigli comunali in maniera allargata sono comunque stati coinvolti in diverse occasioni, non in ultimo proprio quel giorno a Petralia. I gruppi di lavoro sui vari settori sono anche stati aperti a loro, oltre che a diversi stakeholders. Bisogna capire come e se in ogni comune e' stato attivato il processo di partecipazione dei consigli appunto.  Detto ciò i modelli di partecipazione possono sempre essere rivisti, purché nessuno si senta escluso in un passaggio così importante per tutto il territorio Madonita. 

In molti da mesi sollevano il problema delle Agenzie di Sviluppo, con particolare riferimento a SoSviMa accusata di aver cambiato pelle: da agenzia di sviluppo a luogo di concertazione politica. Si tratta di una indebita ingerenza o SoSvima ha occupato uno spazio vuoto? 

Le scelte strategiche per il territorio devono esulare dalla mera concertazione politica. In alcuni casi e per situazioni specifiche i Sindaci hanno ceduto ad alcune prassi concertative ma io non credo che la Sosvima abbia cambiato pelle. È la Società di sviluppo del territorio e di fatto è il luogo dove la politica cerca di fare sintesi di alcuni processi con una propria visione di governance.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it