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Mafia, al processo “Black Cat” 27 Comuni si costituiranno parte civile

Ventisette comuni palermitani del comprensorio Termini-Cefalù-Madonie hanno deciso assieme al Centro Pio La Torre di costituirsi parte civile nell’imminente processo “Black Cat”, aderendo così all'appello lanciato nei giorni scorsi dal segretario provinciale dei GD Antonino Musca.

Per la difesa è stato incaricato, senza oneri a carico dei comuni, l’ufficio legale del Centro La Torre. L’operazione Black Cat ha consentito di arrestare 33 persone ritenute affiliate ai mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde e di sequestrare beni per un milione e mezzo di euro. 

La decisione è maturata al termine di un incontro con il Centro Studi, ospitato dal sindaco di Termini, per manifestare, si legge in una nota, “la comune volontà politica di ritenersi parti offese nella recente operazione Black Cat e, con l’azione amministrativa trasparente, la convocazione dei consigli comunali e la mobilitazione delle rispettive comunità, di contrastare il tentativo di riorganizzazione mafiosa per il controllo del territorio messo in luce dalla brillante azione repressiva degli investigatori e della magistratura”.

“ltre al danno economico e quello all’immagine di pacifiche comunità civili, il controllo mafioso del territorio continuerebbe a condizionare la vita democratica di un importante comprensorio e della Sicilia oltre che a ritardarne il progresso economico e sociale”, conclude la nota.

I 27 comuni interessati sono Alimena, Aliminusa, Bompietro, Caccamo, Casteldaccia, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sciara, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia.

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