Mafia Capitale ed il “mercato” dell’accoglienza. 

Giorgio Vaiana e Michele Ferraro

Editoriale

Mafia Capitale ed il “mercato” dell’accoglienza. 
Speculazioni sulla pelle dei migranti, Lillo Puleo esprime la sua indignazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo qui di seguito l'accorata lettera del vice presidente del Consiglio Comunale di Blufi, Lillo Puleo.

Un'amara constatazione sullo spregiudicato sfruttamento delle altrui sofferenze che emerge dall'inchiesta “mafia capitale”.

Guadagnare e speculare sulle spalle dei migranti! Un affare che, come candidamente ammesso da Salvatore Buzzi, uno dei protagonisti dell'organizzazione criminale sgominata nei giorni scorsi, vale più del traffico di droga.

Le indagini sulla piovra capitolina hanno ben presto svelato i tentacoli dell'organizzazione ben radicati in terra siciliana. L'esempio del “CARA” di Mineo, temiamo si a soltalto la punta di una iceberg oscuro e profondo. Quati altri centri di accoglienza in giro per la Sicilia sono stati gestiti, direttamente o indirettamente, da queste o da altre organizzazioni criminali, o pesudo tali? Quanti di quelli diffusi sulle Madonie sono immuni dalle tentazioni di un facile arricchimento?

Quanta gente si improvvisa nel “mestiere” dell'accoglienza? E da quando il sentimento di umanità e di fratellanza è diventato merce di scambio.

“Marenostrum” si è rivelato per quel che era: un genocidio autorizzato, attorno al quale hanno danzato e banchettato corrotti e corruttori, depravati e tangentisti della peggiore specie.

E' ancora fresco il ricordo di un altro scandalo, sempre intimamente collegato a questa nuova “tratta di merce umana”, che ci ha toccato da vicino, coinvolgendo un potente parroco madonita (oggi ancora sotto inchiesta ed agli arresti domiciliari) che chiedeva ai poveri migranti accolti dalle strutture gestite dalla Caritas denaro e prestazioni sessuali in cambio di un trattamento di favore.

Occorre riflettere sugi errori commessi. Porre immediato riparo alle storture generate da un sistema che rovescia la “geografia” della colonizzazione ma ne lascia intatti i meccanismi di sfruttamento ed arricchimento più beceri ed ancor più disumani poichè nascosti sotto la candida patina dell'accoglienza.

C'è gente come noi che soffre e muore al di là del mare. C'è gente come noi che soffre e che muore attraversando il mare. Voltare le spalle non si può! Ma mille volte peggio di una impossibile indifferenza è lo sfruttamento dell'altrui sofferenza. L'Italia ha fallito. L'Europa ha fallito. Se ne prenda atto: punto e a capo. 

 

 

Qui di seguito la lettera di Lillo Puleo (Vice Pres. Consiglio di Blufi)  

Chi ha creato questo business su una “falsa accoglienza”? Perché la responsabilità della politica non viene quasi mai fuori nei titoli di vari articoli?

Chi fa le leggi, le mafie o la politica?

E' facile ammonire i vari “capi espiatori”, ma chi ha permesso tutto ciò?

Dov'era lo Stato quando si sono fatti tutti questi progetti sull'accoglienza e chi li ha finanziati?

Io credo che sul business dei migranti siano più responsabili le Istituzioni che tutta la filiera che si è venuta a creare attorno.

Lo Stato sa e sapeva a che cosa saremmo andati in contro. Oggi è facile puntare il dito, ma questi giochetti devono finire.

L'accoglienza non deve essere intesa come un lavoro o come un tentativo per tamponare un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.

 I flussi migratori esistono da sempre,non sono nati ora. Come mai quando c'era il benessere a nessuno è venuto in mente tutto ciò?

I l lavoro è altro, non è sfruttare questa povera gente disperata. Tutto ciò è disumano. Mortificante verso la dignità dell'uomo.

Se veramente si vuole fare del bene a questi migranti bisogna farli integrare o andare nei loro paesi di provenienza e creare delle nuove opportunità per loro con i fondi internazionali destinati a chi è  vittima di carestie, calamità naturali, guerre o persecuzioni.

 L'Italia non può pensare di arricchirsi sui migranti, il lavoro è altra cosa, non e' fare assistenzialismo.

Chi assiste qualcuno lo dovrebbe fare senza scopo di lucro, qui invece anche su questo tema si pensa soltanto a speculare, ad avere quanti più introiti.

E' una vera “VERGOGNA”. Da cittadino Italiano oggi sento il dovere di chiedere scusa a questa gente che viene usata solo per fare cassa. Se vogliamo avere una migliore immagine a livello internazionale non possiamo cadere così' in basso.

C’è da augurarsi che la gente capisca che i migranti sono soltanto vittime di un sistema indecoroso come quello che stiamo vedendo e vivendo e la colpa secondo me non è di chi oggi si improvvisa esperto nel settore dell'accoglienza, ma di chi gli ha conferito l'opportunità di poterlo fare, senza tra l'altro preoccuparsi minimamente di controllare cosa succede all'interno di ogni struttura.

Lillo Puleo ( vicepresidente del consiglio di Blufi).

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