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Maltempo, dopo Gangi anche Geraci Siculo chiede lo stato di calamità

Dopo quella di Gangi, anche l’amministrazione comunale di Geraci Siculo, guidata da Bartolo Vienna, ha formalizzato la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche manifestatesi negli scorsi mesi di dicembre 2014, gennaio e febbraio 2015.

Le copiose e persistenti piogge e abbondanti nevicate hanno causato in tutto il territorio comunale movimenti franosi, smottamenti e caduta massi tali da compromettere in molti casi la viabilità, avvenimenti oltre a costituire pericolo per la viabilità hanno comportato danni a diverse aziende agricole presenti sul territorio comunale.

“Sono necessari e indispensabili – ha detto il sindaco Vienna – interventi urgenti e straordinari a sostegno dell’attività di riparazione dei danni provocati dagli eventi calamitosi anche a strutture pubbliche e private per questo abbiamo fatto istanza alla Regione affinché dichiari lo “stato di calamità” richiedendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, l’adozione di urgenti e straordinari provvedimenti e sostegni finanziari”.

Intanto nel vertice tenutosi ieri mattina a Isnello fra i sindaci del territorio, è stata accolta all’unanimità la proposta, formulata da Pino Mogavero, di denunciare alla Procura della Repubblica la Provincia Regionale di Palermo, o quello che ne rimane (il commissario – ndr). Un’azione che, dal punto di vista teorico, non fa una piega. Ma che, come prevedibile, non porterà a nulla. Potendo quindi essere tranquillamente derubricata dal capitolo delle soluzioni a quello delle azioni di protesta. 

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