Minacce, persecuzioni e colpi di cric alla porta. Arrestato uno stalker

Redazione

Palermo

Minacce, persecuzioni e colpi di cric alla porta. Arrestato uno stalker
La ragazza temeva per l´incolumità dei genitori. L´ex fidanzato aveva chiesto un incontro con il padre di lei. E si era presentato con un coltello

18 Gennaio 2016 - 00:00

Personale della Polizia di Stato appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ieri sera, ha tratto in arresto, un giovane ventiduenne palermitano, pregiudicato, per essersi reso responsabile del reato di stalking.

Non aveva accettato la fine della relazione con la fidanzata coetanea, mettendo così in atto numerosi atti persecutori nei confronti della ragazza sfociati qualche giorno prima in minacce fisiche e verbali. Il ragazzo, evidentemente scosso dalla fine della relazione, aveva infatti già manifestato il suo stato d’insofferenza, sino a giungere dietro la porta dell’abitazione della fidanzata, cercando d’imporre la sua presenza fino a colpire più volte la porta,  con un cric nel tentativo di farsi aprire.

Ieri pomeriggio, la giovane vittima resasi conto della gravità della situazione, dell’animosità dei gesti dell’ex e del pericolo in cui imperversava  lei stessa, ma anche la sua famiglia ha deciso di rivolgersi alle Forze dell’Ordine. La giovane, intimorita, ha raccontato agli agenti degli atti persecutori del ragazzo, delle minacce, delle scenate di gelosia, ma di temere soprattutto per l’incolumità del padre avendo appreso che il fidanzato fosse intenzionato ad incontrarlo.

Ieri, in serata, il ventiduenne, ormai fuori controllo, in evidente stato di agitazione, dopo essersi inferto due tagli sulla coscia, ha raggiunto il padre per un chiarimento dai  rischiosi scenari.

Provvidenziale la presenza degli agenti che, individuato il ragazzo, lo hanno immediatamente bloccato. La perquisizione personale consentiva ai poliziotti di rinvenire un coltello a serramanico in una tasca dei jeans. Ulteriori controlli consentivano di trovare il cric probabilmente utilizzato in occasione del precedente episodio di violenza di qualche giorno prima.

Alla luce  di quanto avvenuto, l’Autorità Giudiziaria, vista la gravità dei fatti emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere prontamente eseguita dai poliziotti.

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