Modifica della legge sugli appalti, il consiglio comunale di Petralia Soprana approva

Redazione

Politica

Modifica della legge sugli appalti, il consiglio comunale di Petralia Soprana approva
La mozione lanciata dal comune di Bompietro per tutelare i piccoli artigiani

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Consiglio Comunale approva la proposta di impegnare il Governo e l'intero Parlamento della Regione Sicilia a varare una apposita legge che ridia la possibilità alle imprese artigiane e alle cooperative di partecipare agli appalti pubblici per importi fino a 150 mila euro con la sola iscrizione, da almeno due anni, all'albo delle imprese artigiane tenuto dalla Camera di Commercio.

 

L’argomento, condiviso da tutto il Consiglio Comunale di Petralia Soprana e dai Comuni del comprensorio con Bompietro capofila, è stato affrontato nell’ultimo Consiglio Comunale. “Abbiamo condiviso l’iniziativa venuta dall’amministrazione comunale di Bompietro – afferma il Presidente del Consiglio Leo Agnello – perché interpreta le esigenze delle numerose famiglie dei piccoli imprenditori giunti allo stremo anche per essere stati tagliati fuori dal mondo dei piccoli appalti pubblici per effetto della L.R. 12/2011”.

 

In pratica, con la predetta legge regionale, il sistema di qualificazione per la partecipazione ad appalti pubblici fino a 150 mila euro, ove non in possesso dell’attestazione SOA (documento che comprova, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche, rilasciata da speciali organismi a seguito di un’istruttoria di validazione dei documenti prodotti dall’impresa), risulta disciplinato dall’articolo 90, comma 1, lettere a), b) e c) del D.P.R. 207/2010 che in aggiunta all’iscrizione alla Camera di Commercio, impone l’obbligo, per i piccoli imprenditori, di avere, altresì, svolto lavori analoghi nel quinquennio antecedente all’appalto e avere avuto alle dipendenze personale, vanificando di fatto il possesso della già qualificante iscrizione all’Albo delle Imprese artigiane tenuto dalle Camere di Commercio. Condizioni queste, che negano la possibilità di lavoro agli artigiani e alle cooperative. Infatti, a causa di questi restrittivi e onerosi, quanto superflui, requisiti richiesti, quest’ultime imprese non possono partecipare ai piccoli appalti pubblici.

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