Morte di Manganelli, parla la sua storica segretaria

Redazione

Palermo

Morte di Manganelli, parla la sua storica segretaria
"Una notizia che mi ha sconvolta. Era un uomo eccezionale". Così Giusy Rizzo storica collaboratrice del capo della polizia ai tempi in cui era questore di Palermo

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Un uomo eccezionale”. Non usa mezzi termini Giusy Rizzo, storica segretaria della Questura di Palermo, ora in pensione. Ha lavorato fianco a fianco con Antonio Manganelli, dal 20 febbraio del 1997 al 17 ottobre 1999, quando ha lasciato Palermo per andare a lavorare a Napoli. “Era l’uomo delle istituzioni”, dice con la voce tremolante. “Una notizia che mi ha sconvolta”. Manganelli a Palermo venne subito attaccato con chiacchiere a cui lui non diede mai peso. Anzi. Si dedicò anima e corpo al suo lavoro. Aveva un solo obiettivo: quello di catturare ed assicurare alla giustizia più uomini possibili. Rifiutò di prendersi i meriti per la cattura del boss Pietro Aglieri, catturato proprio poco tempo dopo il suo insediamento. “Rappresentava per tutti l’eccellenza lavorativa – dice Giusy -. Con lui eravamo tutti spronati a dare il massimo. Era una persona molto umana, ma nello stesso tempo molto rigido. Perché pretendeva il massimo da ognuno di noi”. Fu il primo questore ad uscire dalle caserme. Era molto vicino ai cittadini, li incontrava fuori dalla Questura e si intratteneva con loro. A lui si deve la prima festa della polizia organizzata a Palermo a piazza Politeama, quando mise in piazza mezzi e uomini che conquistarono migliaia di palermitani.

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