“Muovity”, a Palermo cambiano le regole per il trasporto urbano

Rosangela Scimeca

Palermo

“Muovity”, a Palermo cambiano le regole per il trasporto urbano
Si è svolto il primo convegno di sostenibilità ed intermodalità organizzato da Mobilita Palermo. Obiettivo:una rete che intersechi trasporto pubblico e privato

18 Gennaio 2016 - 00:00

Una rete che interseca il trasporto pubblico e privato garantendo il diritto di spostamento all’interno del territorio urbano. È questo l’obiettivo promosso dall’evento “Palermo Smart City: Mobilità sostenibile e Intermodalità”, organizzato dall’associazione Mobilita Palermo, in occasione della Settimana europea della Mobilità. Al forum, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sala congressi del Consorzio Arca, è intervenuto Alberto Mangano, presidente della Commissione urbanistica del Comune: “La libertà di muoversi non si può realizzare più dal punto di vista del mezzo privato, ma dall’intermodalità tra il trasporto pubblico e privato. Adesso occorre favorire il passaggio dell’utenza da una forma di mobilità all’altra”. Al centro del dibattito le nuove frontiere del trasporto urbano, dal car sharing al carpooling, fino a giungere a Muovity, la piattaforma per l’aggregazione di servizi web e mobile nell’ambito della mobilità sostenibile. Muovity, infatti, è una piattaforma carpooling che, attraverso meccanismi di interazione sociale, si propone di coinvolgere gli utenti offrendo un servizio di condivisione auto alimentato dagli utenti stessi. “Quando la gente sente parlare di carpooling non capisce a cosa ci si riferisce – ha spiegato Andrea Baio, vicepresidente Mobilita Palermo -. Appena comprende che si tratta di condividere un mezzo privato con altre persone, con l’obiettivo di risparmiare benzina e di diminuire l’inquinamento e i tempi di percorrenza, risponde che spesso è un metodo che già adotta per spostarsi in città”. Giuseppe Barbera, assessore comunale all’Ambiente, ha affermato: “Questo progetto è fondamentale per risolvere le emergenze del traffico urbano e ben si coniuga con il Paes, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che ingloba 42 azioni diverse. Come il tram. Ieri mattina, in Commissione urbanistica, si è affrontato il tema del tram che costringe a tagliare alberi. È già prevista, infatti, nel contratto dei lavori, una compensazione almeno del 50% perché l’opera in atto non diventi un danno per il verde urbano”. Antonio Mazzon, funzionario dell’assessorato all’Ambiente del Comune, ha sottolineato: “La giunta comunale ha approvato il Paes. La Regione ha assegnato dei fondi. Il progetto più innovativo riguarda la promozione del car, bike e scooter sharing termico ed elettrico”. 

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