Succede a Palermo ai funerali di Giuseppe Di Giacomo ucciso platealmente la scorsa settimana in pieno giorno su un marciapiede della Zisa da un commando di stampo mafioso.

 

Il feretro del pregiudicato, ritenuto un reggente della costa di Porta Nuova, è stato seguito da centinaia di persone del quartiere oltre 500, con tanto di gonfalone della confraternita religiosa delle “Santissime anime” di Piazza Ingastone.

 

Un lungo e scrosciante applauso ha salutato l'uscita della bara dalla chiesa, e lo ha accompagnato per tutto il tragitto fino alla chiesa, i commercianti del quartiere hanno abbassato le saracinesche in segno di lutto, un quartiere paralizzato da una processione da fare invidia a quella del Santo Patrono.

 

Pure un giovane con la divisa gialla dell'AMIA Essemme a bloccare il traffico per lasciare strada alla processione.

Tutto questo accade a Palermo dove la mafia non esiste più, dicono! Dove lo stato ha vinto, ripetono! Nella stessa in cui giudici come Di Matteo vengono assistiti da “scorte civiche” che provano a far sentire meno soli i magistrati impegnati in prima linea contro Cosa Nostra.

Un episodio come questo è proprio cosa nostra… tutta palermitana.

 

 [ fonte: www.palermoreport.it]