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Palermo, due beni confiscati alla mafia destinati alle donne

La Giunta comunale di Palermo ha approvato ieri i progetti esecutivi per la riqualificazione e riconversione di beni confiscati alla criminalità organizzata nei centri urbani e aree marginali, da destinare ad attività sociali.
Per i progetti è previsto il finanziamento per il 100% del costo totale, fino al tetto massimo di € 350 mila euro a carico della Regione. In particolare la Giunta, su proposta degli Assessori alla Gestione del Territorio Agata Bazzi e alla Cittadinanza Sociale Agnese Ciulla, ha individuato, tra gli immobili assegnati al patrimonio indisponibile del Comune che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, due edifici da destinare rispettivamente a centro di accoglienza per donne vittime di violenza ed a centro di accoglienza per gestanti e madri con figli.

“L'utilizzo sociale dei beni confiscati – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – è una straordinaria arma contro le cosche, di cui mette a nudo l'inutilità e anzi la pericolosità sociale ed è anche un grande strumento per trovare risorse e soluzioni per affrontare gravi problemi. Sinergia e collaborazione fra enti ed istituzioni diventano quindi sempre più importanti e determinanti”.

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