Palermo, riapre parte della biblioteca di Casa Professa

Redazione

Palermo

Palermo, riapre parte della biblioteca di Casa Professa
Saranno consultabili i 6.800 libri rari che possiede la struttura. Apertura definitiva a marzo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Da oggi alle 12 sarà ripristinato il servizio di consultazione dei manoscritti rari della Biblioteca Comunale di Casa Professa.

Il servizio di consultazione della Biblioteca comunale riprende a conclusione dei lavori di adeguamento degli impianti antincendio e antiintrusione ed alla installazione delle scaffalature mobili previste a corredo delle salette blindate attigue alla Sala Amari, che diventano così il caveau in cui sono custoditi i manoscritti, le opere rare e preziose.
 “Torna fruibile per gli studiosi di tutto il mondo – ha detto l’Assessore Francesco Giambrone – una parte preziosa del patrimonio librario della città. Si tratta di un altro tassello verso il ritorno alla normalità delle attività culturali del Comune sul territorio”. 
Per l’occasione verrà esposta una selezione tra i 6.800 manoscritti in carico alla Sezione Manoscritti e Rari. Tra questi:
“Privilegia Urbis Panormi” (Ms. Sec. XV)
Prezioso codice membranaceo databile alla seconda metà del sec. XV. Contiene 153 privilegi concessi alla città di Palermo da vari sovrani a partire da Federico II fino a Giovanni d’Aragona. Il manoscritto presenta 159 iniziali ornate in oro e a colori, e 11 cornici. Proviene dall’archivio del senato palermitano.

Officium B. Mariae Virginis et alia (Ms. Sec. XV)
Elegante codice membranaceo scritto in caratteri gotici e adorno di preziose miniature in particolare cornici arabescate, iniziali in oro e a colori e grandi miniature figurate di influenza fiamminga.

Libro di aritmetica mercantile e geometria (Ms. 1398)
Pregevole codice membranaceo rubricato. Rappresenta un raro esempio di applicazione della matematica nelle attività commerciali.

Jami, Abd Al- Rahman – Tuhfat al-ahrar (Poema mistico) 1560-1590 ca.
Prezioso codice membranaceo arricchito da tre miniature. Legatura policroma dipinta a mano.

La Biblioteca comunale in Casa Professa, la più antica biblioteca pubblica della città, con oltre 370 mila documenti costituisce una fonte fondamentale di testimonianze per la ricostruzione della storia e della cultura siciliana, nazionale ed europea tanto da essere considerata una fra le più importanti biblioteche pubbliche italiane. La Biblioteca, a conclusione del restauro delle scaffalature lignee settecentesche delle sale storiche Lettura e Cataloghi, sarà riaperta alla fruizione nel mese di marzo. Attualmente si sta procedendo al riordino del materiale bibliografico e alla ricollocazione dei ritratti del Famedio, collezione di ritratti dei siciliani illustri iniziata con  nucleo la donazione di Agostino Gallo (1874), arricchito in seguito  da altri ritratti che rappresentano i siciliani che hanno dato lustro alla nostra terra.

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