Palermo, scoperta un'altra “casa a luci rosse”

Redazione

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Palermo, scoperta un'altra “casa a luci rosse”
La denuncia dei condomini, stanca della presenza dei "clienti"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sono entrati in azione, ieri sera, facendo irruzione in un appartamento di un edificio di via Ernesto Paci, in zona Corso dei Mille, i poliziotti del Commissariato Brancaccio.

Gli agenti, già da qualche settimana, tenevano d’occhio il frenetico andirivieni di individui da e per l’appartamento dove era fondato il sospetto si realizzasse un giro di prostituzione con presumibile, collaterale attività di induzione e sfruttamento.

L’operazione di polizia è stata attivata dagli spunti forniti da un esposto-denuncia presentato nel recente passato dai condomini dello stabile.

I cittadini hanno così voluto manifestare la loro insofferenza  al degrado dello stabile, legato a comportamenti di pura inciviltà e vandalismo addebitati agli occasionali frequentatori che, sembra, abbandonassero sovente nell’area condominiale preservativi e sudiciumi di ogni genere.

Ieri sera gli agenti sono entrati nell’appartamento sorprendendo, tra gli altri, due individui, un palermitano 64enne ed un giovane rumeno che risulterebbe siano, rispettivamente, conduttore e stabile ospite dell’immobile.

Con la tradizionale ma sempre efficace tecnica propagandistica del passaparola tra clienti e prostitute, i due avrebbero affittato, singolarmente, le numerose stanze dell’appartamento tanto da trasformarle in luoghi di prostituzione eterosessuale, omosessuale e transessuale.

Soltanto nel caso di un transessuale, gli agenti hanno rintracciato sul web l’annuncio dall’inequivocabile tenore riconducibile allo stabile di via Paci.

L’immobile di via Paci, per altro, era una meta geograficamente facile da raggiungere per prostitute  impegnati nella loro attività di adescamento nella vicina via Lincoln.

Le prestazioni avevano un costo, tutto sommato modesto, dai 30 ai 50 euro e l’affitto di una singola stanza avrebbe fruttato agli improvvisati locatori 10 euro a stanza.

Dai rilievi degli appostamenti e dalle testimonianze dei clienti, nel corso di queste settimane fermati in più di una circostanza, è emerso come il giro di prostituzione che sembrava raggiungere giornalmente il suo apice dalle 18 alle 20, fosse particolarmente fiorente e riguardasse donne  prevalentemente palermitane .

Solo all’atto dell’irruzione degli agenti, d’altro canto, si sono contate sette  persone sorprese a prostituirsi.

L’immobile è stato posto sotto sequestro mentre sono state arrestate e costrette al regime domiciliare tre persone: il 65enne palermitano, il giovane rumeno ed un cittadino palermitano che, si ritiene, abbia indotto la moglie, anche lei palermitana, a consumare rapporti sessuali a pagamento nell’appartamento di via Paci.

Dai controlli di polizia è emerso, altresì, che l’appartamento fosse illuminato grazie ad un allaccio abusivo effettuato ad un contatore dismesso.

Il 65enne palermitano è stato, pertanto, denunciato anche per il reato di furto di energia elettrica.

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