Palermo, sorpresi mentre svaligiavano il bar Luxury, arrestati in due

Redazione

Palermo

Palermo, sorpresi mentre svaligiavano il bar Luxury, arrestati in due
Bottino da 20 mila euro circa

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nella notte, hanno tratto in arresto Girolamo Locaà, 43enne palermitano e Salvatore Ottavio Unitario, 46enne di Castelvetrano, entrambi pluripregiudicati, responsabili del reato di furto aggravato in concorso ai danni del Bar “Luxury”.

Intorno alle ore 3,40, i poliziotti durante il normale servizio di prevenzione e controllo del territorio, mentre transitavano in  via Sardegna, all’altezza dell’intersezione con la via Empedocle Restivo, notavano due uomini che si allontanavano frettolosamente, dai pressi di un Bar, con in mano due grosse buste. I due uomini accortisi della presenza della volante, si davano alla fuga, abbandonando quanto loro in possesso. Scattava un inseguimento da parte di più volanti, che, immediatamente allertate dalla sala operativa, giungevano in ausilio. I due fuggitivi, accerchiati dalle volanti, venivano bloccati in Viale Strasburgo e costretti alla resa. Gli agenti accertavano che le vetrate laterali del bar risultavano infrante e all’interno la zona tabacchi a soqquadro.

Veniva inoltre recuperata la refurtiva, del valore di circa 20 mila euro contenuta, in parte all’interno delle due buste abbandonate dai malviventi durante la fuga ed in parte all’interno di due sacchi conservati all’interno di un’autovettura, utilizzata per la commissione del reato, contenenti numerose stecche di sigarette, gratta e vinci ed una cassetta portavalori con all’interno una somma di denaro il cui importo è ancora  da quantificare. Nell’auto veniva, altresì, ritrovata una mazza ferrata, sottoposta a sequestro.

Uno dei due malviventi spontaneamente consegnava agli Agenti banconote di diverso taglio per un valore di circa 600 euro, che venivano sequestrate.

Alla luce dei fatti, i due uomini tratti in arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, venivano accompagnati presso le camere di sicurezza della locale Questura per essere nella giornata odierna giudicati con il rito della direttissima.

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