Petralia Soprana, scoppia il caso Italkali

Redazione

Politica

Petralia Soprana, scoppia il caso Italkali
Ferie forzate e paura licenziamenti per i lavoratori madoniti

18 Gennaio 2016 - 00:00

Scoppia anche il caso Italkali nelle Madonie. Da qualche mese nelle miniere di sale che attraversano il ventre della terra madonita, sono arrivati vari operai provenienti dalle cave di Realmonte, anch'esse di proprietà della Italkali. 

 

Per fare spazio a questi lavoratori l'azienda ha ridimensionato le commesse ad alcune ditte esterne ed ha predisposto un piano di ferie forzate per i dipendenti madoniti profondamente preoccupati per una scelta che è apparsa subito molto strana. “Una scelta di cui – affermano i lavoratori – non riusciamo a capire le motivazione e che appare non giustificabile”.

 

La paura per un prossimo piano di licenziamenti è tangibile, tanto che per capire meglio cosa stia accadendo gli operai della miniera di salgemma si sono rivolti al sindaco Pietro Macaluso. I lavoratori chiedono che si faccia subito chiarezza e pretendono le dovute garanzie sia a livello aziendale che a livello governativo, posto che la Regione Siciliana è la detentrice del 51% della proprietà del sito minerario.

 

All’incontro tenutosi nell’aula consiliare del Comune hanno partecipato, oltre al sindaco, l'intera giunta comunale, il Presidente del Consiglio Leo Agnello, alcuni consiglieri, la Rappresentanza Sindacale Unitaria e quella Aziendale dei lavoratori della miniera di contrada “Salinella”.

 

“Non vogliamo metterci contro i colleghi di Realmonte – chiariscono i lavoratori – ma vogliamo capire quale rischio ciò comporta in termini occupazionali per le alte Madonie”.

 

La possibilità che la permanenza dei colleghi agrigentini possa diventare definitiva è anche data dal fatto che le cooperative dell’indotto oggi rimangono in attesa di nuove disposizioni.

 

“L'incontro  – afferma il sindaco Macaluso –  è servito anche a stabilire gli step che l’amministrazione comunale seguirà rimanendo in prima linea. Il primo passo che sarà fatto è la costituzione di una commissione consiliare permanente allargata ai rappresentanti dei lavoratori. Intanto – aggiunge Macaluso – abbiamo già chiesto un’audizione congiunta della terza e quarta commissione parlamentare regionale  ( Attività Produttive e Ambiente e Territorio) alla quale saranno invitati l’azienda Italkali e il Governo Regionale”.

 

In quella sede, da quanto fanno trapelare dal palazzo comunale, si parlerà non solo della emergenza occupazionale ma anche dell’iter della nuova richiesta di concessione che l’Italkali ha avanzato per lo sfruttamento del bacino minerario adiacente a quello odierno che creerebbe nuovi posti di lavoro. In oltre sul tavolo della commissione sarà posta anche un'altra istanza, quella legata allo sviluppo turistico delle miniere dismesse.

 

“Questa amministrazione comunale – conclude il primo cittadino – ha intessuto con l’Italkali una interlocuzione costante al fine di creare tutte le condizioni utili e necessarie per lo sviluppo del territorio e dell’azienda. Ci dispiacerebbe  registrare la beffa di vedere lasciati a casa i nostri lavoratori per fare spazio a dipendenti provenienti da centinaia di chilometri di distanza. Il nostro impegno sarà massimo e volto al coinvolgimento di tutti coloro che possono dare un contributo fattivo alla problematica, compresa l’Italkali, con l’obiettivo di sfatare le preoccupazioni degli operai e delle loro famiglie e di creare sviluppo in questo territorio”.

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