Il Presidente del Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto, su mandato del Consiglio del Parco, rilasciato nel corso dell'ultima assemblea tenutasi lo scorso 14 agosto, si è recato stamani dal Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, al fine di chiedere il necessario supporto all'istanza, già presentata all'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, volta a chiedere lo stato di emergenza. Una misura più dura e efficace rispetto allo stato di calamità già deliberato dal governo regionale. Il Presidente dell'Ente Parco ha approfittato del vertice in prefettura per relazionare alla dott.ssa Cannizzo l'attività svolta negli anni da parte dell'Ente Parco per contrastare il fenomeno “suidi”. Per molto tempo il Parco delle Madonie è stato lasciato solo a combattere una guerra impari, senza nessuna possibilità di riuscita contro un esercito di quasi 10mila ibridi di cinghiale. Oggi, dopo la tragedia consumatasi nei giorni scorsi a Cefalù, sembra che qualcosa si stia muovendo. “Chiediamo a gran voce lo stato di emergenza – afferma Angelo Pizzuto – perché, a differenza dello stato di calamità, ci consente di intervenire in deroga rispetto a certi limiti imposti dalla legislazione vigente. Con questa misura, che compete al Ministero degli Interni, potremo intervenire più velocemente, superando una serie di pastoie burocratiche, è in maniera decisamente più massiccia ed efficace attraverso, ad esempio, il coinvolgimento delle associazioni venatorie nelle operazioni di abbattimento selettivo”.

Il Presidente del Parco delle Madonie domani sarà su Rai 1, ospite del programma “Uno Mattina” per raccontare come è nato e come si può risolvere il drammatico fenomeno dell'emergenza suidi nel territorio madonita, con lui sarà ospite della trasmissione anche il Generale Cesare Anselmo Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato.