I protagonisti della stagione sono ancora loro, Macaluso e D'Agostino. Il primo apre le marcature il secondo firma, ad un minuto dalla fine dei supplementari il gol del definitivo 3-2, anche se alla compagine resuttanese sarebbe bastato anche un 2-2 per avere ragione di un'ostica Barrese, giunta al campo sportivo (chiuso al pubblico) di Resuttano con lo spirito giusto.
Per la cronaca il secondo gol del Real Suttano lo mette a segno Valenza ma l'impresa sportiva dei ragazzi di mister Randazzo, che accarezzano da vicino il sogno di conquistare la Promozione, è stato adombrato in questi giorni dalla decisione del Prefetto di Caltanissetta di far svolgere questa importantissima partita per la storia sportiva resuttanese a porte chiuse. Troppo violenta tifoseria! Così Resuttano si è trovata al centro di un caso mediatico nazionale, sbattuta sulle pagine dei principali giornali sportivi con il titolo di “piazza pericolosa”.
Circostanza che non è andata giù ai sostenitore del piccolo centro di 1.800 abitanti, alle pendici della madonie. Così i sostenitori del Real Suttano non si sono persi d'animo ed hanno chiamato in soccorso Cristiano Militello, l'idolo delle tifoserie italiane che, con la sua rubrica “striscia lo striscione” ha raggiunto Resuttano per sperimentare da vicino la “pericolosità” degli ultrà gialloblu.
In conclusione possiamo dire che ieri il Real Suttano ha vinto 2 volte, dentro il campo superando pe 3-2 un'agguerrita Barrese, ma anche fuori dal campo, rispondendo con ironia e simpatia all'improvvida decisione di non fare seguire ai tanti tifosi di Resuttano e Barrafranca una partita bella ed importantissima per entrambe le squadre.
La sconfitta dello sport decisa a tavolino e la rivincita degli sportivi resuttanesi che, giusto per non farsi mancare nulla, hanno ricevuto anche il tributo degli “avversari”, la squadra della Barrese, dopo la sconfitta si è diretta verso un gruppo di tifosi del Real Suttano che assistevano alla partita fuori dai cancelli della struttura, per applaudire alla loro sportività.
In fine dei conti, possiamo dire che tutto è bene quel che finisce bene. Grazie alle telecamere di striscia Resuttano avrà il suo piccolo riscatto mentre il Real Suttano, in virtù della vittoria di ieri, potrà continuare la sua corsa verso la promozione, ad attenderlo adesso è il Serradifalco, vincente ieri nella sfida casalinga contro il Città di Gangi.
Una riflessione emerge a margine di questa vicenda: l'attenzione delle istituzioni è un bene laddove è correttamente indirizzata, ad esempio, chiudere gli stadi a parere di chi scrive è sempre una decisione sbagliata, i violenti non hanno certo bisogno di un campo sportivo per sfogare la propria rabbia, lo abbiamo visto di recente a Palermo, in occasione dell'incontro dei rosanero contro la Lazio.
Molto più importante sarebbe, a proposito di sicurezza, garantire la presenza di un'ambulanza in tutti i campi da gioco. Possibilmente con una persona addetta a mantenere libero il cancello di ingresso nel campo. Ieri a Canicattì si stava per consumare una tragedia. Per fortuna non è successo nulla di irreparabile ma non è francamente accettabile che dopo anni di distanza la tragica morte di Morosini non abbia insegnato nulla ai responsabili della sicurezza degli impianti sportivi, che si tratti di “San Siro” o del “Bordonaro” di Canicattì.