Play off Promozione, l'Asd Castelbuono si arrende al Cus

Michele Ferraro

Sport

Play off Promozione, l'Asd Castelbuono si arrende al Cus
Vantaggio di Pirrotta poi la rimonta dei palermitani. Finisce 4-1

18 Gennaio 2016 - 00:00

E' stata una illusione durata pochi minuti quella che ha fatto sfiorare con le mani il sogno della finalissima ai ragazzi di mister Scalia. Contro un fortissimo CUS Palermo i biancorossi vanno in vantaggio con Pirrotta ma prima l'esperto Ferrare e poi Di Franco capovolgono il risultato chiudendo il primo tempo sul 2-1 per la squadra di mister Aprile.

Nella ripresa si compie la disfatta per i madoniti che subiscono altre 2 reti: ancora Ferrara e firmare il 3-1, poi Filippo Ragusa chiude le marcature.

Finisce quindi con un pesante 4-1 la finale play off del girone B di Promozione. Adesso i ragazzi di Aprile dovranno affrontare nella finalissima la Folgore di Castelvetrano, ultima sfida prima del sogno Eccellenza.

All'Asd Castelbuono, nonostante il risultato, vanno tutti gli onori del caso: un campionato così probabilmente non se lo aspettava nessuno. Rimarranno negli annali del calcio locale le 9 vittorie consecutive, i 13 risultati utili infilati tra il girone di andata e quello di ritorno. Ad interrompere la “furia” biancorossa solo il Rocca di Caprileone che ai madoniti ha portato via 6 pesantissimi punti.

Anche in campionato, a dirla tutta, il Cus aveva mostrato qualcosa in più: una vittoria e un pareggio negli scontri diretti, oltre ai 3 punti in più raccolti nel corso della regular season.  

Adesso la squadra del patron Giuseppe Scacciaferro dovrà ricominciare da capo, cercando di salvaguardare ciò che di buono ha fatto vedere il “giocattolino” biancorosso e tentando di piazzare un paio di colpi di mercato capaci di far fare alla compagine castelbuonese quel salto di qualità che oggi è mancato.

Basta poco, davvero poco perchè i presupposti di una nuova entusiasmante stagione ci sono tutti.

C'è anche in corso il “corteggiamento” dei “fratelli coltelli”: la Polisportiva Castelbuonese, per bocca del suo presidente, non nasconde l'intenzione di trovare una sintesi con l'altra sponda del calcio cittadino.

Sarebbe sicuramente cosa saggia, giusto per buttarsi alle spalle un'antipatica “faida” sportiva che ha contaminato tifosi ed addetti ai lavori.

Poi, oltre agli aspetti sociali, occorre tener conto degli aspetti economici che già quest'anno si sono rivelati determinanti e che il prossimo anno vanno valutati con atteggiamento più maturo. Il senno di poi servirà pure a qualcosa e non si può pretendere di alimentare egoismi facendoli gravare sulle spalle dell'economia locale. Castelbuono non è Milano. Pensare di poter continuare a lungo con una squadra in Eccellenza ed una in Promozione è pura utopia, specie se si tratta di due società ambiziose. A tirar troppo la corda si corre il rischi di spezzarla.

Intanto la Castelbuonese si è portata avanti con il lavoro, confermando sulla panchina granata Corrado Mutolo. Un segnale chiaro per dire: noi ci siamo ed andremo avanti in ogni caso (anche se le ambizioni di primato, professate ad aprile, appaiono quanto meno premature). Ora, buttata alle spalle l'occasione avuta oggi, l'Asd Castelbuono dovrà decidere il da farsi.

Questo matrimoni s'ha da fare?

Certo, più che un legame d'amore sarebbe, al momento, un matrimonio d'interesse. Ma, se i conti tornano, che male c'è? 

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