Pollina, il gruppo attivaMente: “L'amministrazione predica bene e razzola male”

Redazione

Cronaca

Pollina, il gruppo attivaMente: “L'amministrazione predica bene e razzola male”
Chieste dimissioni del presidente del Consiglio. La replica del gruppo di maggioranza

18 Gennaio 2016 - 00:00

Le recenti questioni che hanno travolto l’amministrazione Culotta durante le ultime amministrative sono ormai sulla bocca di tutti, sia tra le stanze dell’assemblea regionale che tra i molti che hanno appreso a mezzo stampa la richiesta di far luce sulle presunte scorrettezze elettorali commesse durante la campagna elettorale.

Il gruppo consiliare di minoranza “Attivamente” (composto da quattro ragazzi tutti alla prima esperienza elettorale e lontani dal passato politico del territorio) si sono espressi positivamente e disponibili a collaborare alla fantomatica commissione d’inchiesta (formata esclusivamente da qualche consigliere comunale) sponsorizzata dall’amministrazione Culotta al fine di fare chiarezza sugli ultimi 15 anni di amministratione.

“Ribadiamo – scrivono in una nota – in quanto siamo presenti in consiglio dal 2 giugno 2015, che il passato non ci compete tuttavia non ci siamo mai sottratti ad una collaborazione. Adesso, dopo mesi di comunicati stampa per la gloria di questa commissione (a quanto pare utile solo a pulire l’immagine della Culotta a mezzo stampa), chiediamo che venga fornito un regolamento che regoli l’utilizzo della commissione stessa. Con triste sorpresa ci viene comunicato che quanto paventato in consiglio non ha un corrispettivo nella realtà. Per quanto detto sopra ci riteniamo offesi per la gestione dell’iter relativo all’istituzione della stessa in consiglio, che ad oggi risulta poco chiara. Sottolineiamo – aggiungono – la fiducia che abbiamo avuto nelle istituzioni rappresentate dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Comunale ma che a nostro parere avrebbero dovuto accertarsi per tempo delle informazioni fornite in consiglio. La leggerezza con cui vengono gestite queste questioni delicate ci impone di chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio, un atto dovuto a causa della delicatezza della questione”.

Per il gruppo, l’intero consiglio è stato indotto in errore anche dalle pressioni del capogruppo di maggioranza fatte durante la seduta e che hanno portato a “questa situazione imbarazzante”.

“Il gruppo di minoranza Attivamente – continuano – si trova a fronteggiare l’ennesimo tentativo fallimentare di gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione Culotta, questa volta sotto gli occhi di tutti e dal quale aspettiamo ancora una risposta riguardo la nostra proposta di destinare le indennità di giunta a favore della collettività. Il sindaco Culotta – concludono nella nota – ci ha accusati più volte in campagna elettorale di trapassato politico in quanto il nostro candidato sindaco aveva già amministrato, adesso sono i fatti a bollare Magda Culotta anacronistica e da rottamare. Una nostra coetanea che possiamo definire passato politico e in cui noi giovani non ci riconosciamo per nulla”.

 

La replica del gruppo consiliare “Democrazia Progresso e Libertà”

Con grande amarezza e tristezza il gruppo consiliare di maggioranza è costretto ad apprendere a mezzo stampa la reale volontà politica del gruppo di minoranza Attivamente, in merito alla istituzione della commissione d’indagine comunale da loro stessi anche votata in data 12/08/2015 e in data 3/11/2015. La necessità di istituire detta commissione nasce, su proposta del gruppo di maggioranza, dall’esigenza di fare luce e chiarezza a fronte dell’interpellanza regionale n.316 presenta dall’On. Cordaro in data 30/07/2015.

I lavori della commissione, così come regolamentato nella proposta di deliberazione, firmata anche dal capogruppo di opposizione, sarebbero dovuti cominciare in data successiva al 13/11/15. I quattro ragazzi dell’opposizione, alla prima esperienza consiliare, dovrebbero decidere di parlare un linguaggio univoco istituzionale sia dentro la casa comunale, sia in altre sedi. Non si riesce a capire come dopo due votazioni all’unanimità in consiglio comunale e dopo ampie delucidazioni prima, durante e dopo i consigli comunali, cambiano le carte in tavola appellandosi a fantomatici regolamenti inesistenti, quando loro stessi sono stati promotori di una regolamentazione della commissione d’indagine facente parte integrante del corpo della delibera. Ancora fuorviante nel loro comunicato è lo scaricare nella persona del capogruppo di maggioranza, del Presidente del Consiglio e del Segretario Comunale la loro incapacità a seguire i lavori del consiglio in maniera attenta e diligente.

Nessuna pressione e nessuna induzione all’errore è stata posta in essere durante la conferenza dei capigruppo né dal capogruppo di maggioranza né tantomeno dal segretario comunale e dal Presidente del Consiglio. In quella sede con serenità si è addivenuti alla definizione della regolamentazione dei lavori della commissione d’indagine. Tanto è vero che tornati in aula la delibera è stata votata all’unanimità.

Riteniamo quindi che il loro passo indietro nel non voler nominare il loro componente della commissione, il quale ha anche il compito di presiedere detta commissione, sia dettato dai cattivi consigli ricevuti nelle sedi politiche di appartenenza ove l’unico regolamento approvato e in vigore è quello di difendere a tutti i costi le paure del trapassato politico.

 

Esprimiamo piena solidarietà al Capogruppo di maggioranza, al Presidente del Consiglio, al Segretario Comunale ed in particolar modo al Sindaco Culotta tirata in ballo in modo inopportuno in una discussione che riguarda esclusivamente il Consiglio Comunale.

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