Promozione B, Campofelice: una rimonta per sognare

Raffaele Taibi

Sport

Promozione B, Campofelice: una rimonta per sognare
Tre punti d'oro in un derby ricco di gol

18 Gennaio 2016 - 00:00

 

MONTEMAGGIORE – CAMPOFELICE 3-4

 

MONTEMAGGIORE : Caronia, Cordova (Lo Varco 84'), Calabria, Lombardi (Cangelosi 53'), Pagano (c), Cavarretta, Agnello, Ingrao, Tascone (Dolce 93'), Vegna, Montalbano. Panchina : Giglio. All. : Schillaci.

CAMPOFELICE : Sanzeri, Palazzolo, Sinagra, Giaconia D. (La Spisa 62'),Restivo, Iannolino, Fricano, Di Domenico (c), Giaconia G., Nuccio, Ingrao. Panchina : Papa, Stornello, Damiano, Morici, Bellante. All. : Mamone.

ARBITRO : Sig. Dario Pomara (PA).

ASSISTENTI: Pietro Bennici e Carlo Garofalo (AG).

MARCATORI: Agnello (M) 30' e 33', Palazzolo (C) 45', Ingrao (M) 58', Fricano (C) 62', Caronia (M, OG) 71', Restivo (C)  79'.

AMMONITI: Vegna, Lombardi, Cavarretta, Montalbano, Pagano (M). Restivo, Giaconia D., Iannolino (C).

 

Soffertissima ma strameritata vittoria di un Campofelice decimato dalle squalifiche, che ha schiacciato nella loro metà campo un Montemaggiore imbottito di ragazzini per 80' e anche quando si è trovato sotto prima per 0-2 e poi per 1-3, con il baratro della retrocessione davanti ai piedi, non ha mai mollato la presa finché non è riuscito a ribaltare il punteggio, evitando così il ripetersi di un'ingiustizia sportiva come quella di tre giorni fa, quando i gialloblu, con la medesima tattica difensivistica, erano riusciti a giustiziare una big come il Cefalù.

Pur facendo onore al Montemaggiore, infatti, che sta disputando un dignitoso e sportivo finale di campionato, non sarebbe apparsa meritata una vittoria ottenuta subendo per l'intero incontro la pressione e 10 palle-gol degli avversari.

Mister Schillaci lancia nella mischia il baby Agnello supportato da Tascone e Montalbano, con Vegna arretrato in mediana, in un teorico 4-3-3 assai spavaldo; il suo collega sopperisce alle assenze inserendo Fricano e Ingrao larghissimi a far da apriscatole per i vivaci Nuccio e G. Giaconia, con Di Domenico nelle vesti di direttore d'orchestra.

Non passa molto per capire che tira una brutta aria dalle parti di Caronia: tiro-cross al veleno di Ingrao che, un po' sorpreso, riesce a deviare (3'), punizione di Restivo a fil di traversa (5), mischia con palla a pochi centimetri dalla linea (19'), traversa di Iannolino, ma in off-side (21') e due bellissime punizioni di Di Domenico con altrettante eccellenti respinte 27' e 29').

Monologo dei biancorossi, dunque, ma quando sembra che il gol stia maturando, ecco il colpo di scena: Montalbano riceve un rinvio, fa fuori Restivo con una finta e lancia Agnello in una metà campo deserta. Il peperino juniores batte Iannolino in velocità e trafigge Sanzeri (30') Sorpresissima, la difesa biancorossa (deludente la prestazione dell'intero reparto) sbanda paurosamente, e sta immobile ad osservare Montalbano prendere la mira pochi minuti dopo, scaricando una fiondata sul palo, ma soprattutto nessuno va su Agnello, che riprende e raddoppia (33'). Uno 0-2 preso in quel modo stroncherebbe molte formazioni, ma i biancorossi hanno il merito di non allentare la presa, e allo scadere accorciano le distanze col gentile omaggio di Caronia che si china a velocità tartaruga per raccogliere un tiro senza pretese di Palazzolo, col risultato di farsi passare la palla tra le gambe (45').

Il gol un po' “trovato” allo scadere rivitalizza i biancorossi, che iniziano la ripresa allo stesso modo (inzuccata di Di Domenico su corner parata, 8'), ma ecco un altro colpo di scena. I gialloblu spezzano l'assedio e si conquistano un calcio d'angolo: difesa immobile e Ingrao incorna in gol da due passi (13'). Un 3-1 tagliagambe, ma qui sale in cattedra l'irriducibile capitano di mille battaglie, Di Domenico, che si carica la squadra sulle spalle e, impadronendosi del centrocampo, con una prestazione maiuscola guida i suoi alla rimonta.

Dopo un colpo di testa d'un soffio fuori di G. Giaconia su cross del vivace Palazzolo, l'8 biancorosso suggerisce in area per lo stesso compagno, che si gira e scaglia una sassata che Caronia può solo respingere sull'accorrente Fricano, che a porta vuota non sbaglia: 2-3 (17'). Il tourbillon biancorosso si fa asfissiante, e Nuccio fa ammattire Pagano, costringendolo al fallo al limite: Di Domenico va sulla palla e calcia una violenta punizione dal limite, che incoccia una spalla di Pagano e s'impenna diretta all'angolo basso: Caronia in tuffo, nel tentativo di respingerla, la ribatte invece dentro la rete: 3-3 (26').

Ma il Campofelice non può accontentarsi: troppo importanti questi 3 punti in chiave salvezza: così G. Giaconia sbatte su Caronia da un metro una respinta su cross di Nuccio e tiro di Ingrao (32'), e La Spisa si vede ribattere in corner un tiro a botta sicura dal dischetto (33'). Ed è proprio su quest'angolo che la partita si ribalta, perché Restivo riscatta la non brillante giornata e incorna di prepotenza (34'): 3-4.

Addirittura i biancorossi avranno tre occasioni per incrementare lo score, contro un avversario che ormai aveva ceduto le armi, con un'inzuccata di G. Giaconia a fil di palo (38') e due bellissimi interventi di Caronia (a due facce la sua prestazione, con prodigiosi interventi e banali errori) su Nuccio e La Spisa (39' e 49'). Il risultato però non cambierà più.

Una partita spettacolare e ricca di gol e di emozioni, che diremmo divertente, se non fosse per la tensione con cui si è giocata. Il Campofelice ha mostrato, dopo l'opaca prova col S. Agata, di essere vivo e vegeto nella mischia per la salvezza, e sicuramente venderà cara la pelle contro un rinato Cefalù, oggi mattatore del CUS.

Ammirevole l'impegno dei ragazzi di Schillaci (in partenza?) che hanno promesso e stanno mantenendo di onorare il loro torneo ormai compromesso: esempio di sportività tutto da applaudire.

 

I MIGLIORI. Per i gialloblu indichiamo il giovanissimo Agnello: rapido e opportunista, ha messo in crisi quasi da solo una difesa biancorossa in giornata poco felice, segnando due reti da futuro uomo d'area che certamente castigherà molte difese.

Per i biancorossi diciamo Di Domenico: in un momento della gara che diceva “sconfitta” ha rialzato la testa mettendo a ferro e fuoco il centrocampo avversario, praticamente da solo, e dando ai suoi l'esempio che le partite non sono mai finite. Grande capitano.

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