Promozione B, per il Campofelice un pari che conta poco

Raffaele Taibi

Sport

Promozione B, per il Campofelice un pari che conta poco
Fermato l’ostico Sant’Agata ma servivano i 3 punti

18 Gennaio 2016 - 00:00

 

CITTA’ DI CAMPOFELICE-CITTA’ DI S. AGATA MILITELLO  0-0

 

CITTA’ DI CAMPOFELICE: Sanzeri, Basilotta, Sinagra, Giaconia D., Restivo, Iannolino, Porcello, Di Domenico © (Bellante G. 58’), Giaconia G. (Minnone 81’), Nuccio, Di Cara (La Spisa 65’). Panchina: Papa, Palazzolo, Morici, Bellante C.. All. Mamone.

CITTA’ DI SANT’AGATA DI MILITELLO: Carbonetto, Travaglia V., Aiello, La Rosa, Cracò, Travaglia W. ©, Truglio A., Bontempo, Gaglione (Iuculano 80’), Gennaro, Smeriglia. Panchina: Pontillo, Truglio An., Grillo, Calabrese, Brunello. All. Cambria.

ARBITRO: Sig. Giuseppe Marcello Griffo (PA)

ASSISTENTI: Gabriele Pizzolato e Francesco Paolo Caruso (PA)

NOTE: Ammoniti: Di Cara, Travaglia W., Iannolino, Gennaro, Porcello, Restivo. Espulsi: Basilotta e Bellante C. (Campofelice) e Smeriglia (S. Agata).

 

Doveva essere la partita del rilancio per il Campofelice, quella dai 3 punti pesanti che gli avrebbero fatto fare un bel balzo in avanti in classifica in chiave play-out, considerati i difficilissimi impegni delle dirette concorrenti, e invece i biancorossi hanno messo in scena una deludente prestazione, priva di idee e di accelerazioni, consentendo ai rocciosi avversari (che nelle due ultime partite avevano bloccato sul pari due big come Cefalù e CUS) di portarsi via dal “Martino Ilardo” di Lascari un buon punto senza neanche faticare troppo.

Ci ha messo poi del suo anche Basilotta, quando al 40’ ha perso il controllo dei nervi e si è fatto espellere dall’arbitro per essersi scagliato contro Smeriglia, autore di un fallaccio su Porcello, e che era già stato espulso; stessa sorte per C. Bellante dalla panchina. Imperdonabile la leggerezza del 2 biancorosso, perché se avesse mantenuto la lucidità la sua squadra avrebbe giocato tutto il secondo tempo con un uomo in più, e forse il risultato poteva essere diverso.

E dire che i biancorossi giungevano a questa sfida in formazione-tipo, con il solo Sanzeri al posto di Papa per motivi di obbligo juniores, contro un avversario decimato da infortuni e squalifiche. C’erano dunque tutti i presupposti per fare bottino pieno, e invece il risultato finale a reti bianche si rivela il più giusto, alla fine di 100 minuti di zero assoluto, zero occasioni, zero emozioni e zero parate, anzi, è stato il S. Agata ad andare più vicino alla rete, con palo esterno scheggiato da Gaglione su confusa mischia da angolo al 60’. Per il resto, qualche accelerazione di Nuccio, l’unico a sbattersi con Porcello a tratti, qualche mischia su corner e poco altro; il mister ha provato a scuotere la squadra coi cambi, ma senza esito, dal momento che un po’ tutti sono apparsi in condizioni fisiche decisamente precarie.

Il S. Agata ha fatto la sua onesta partita, ben coperto e pronto a pungere, usando anche il fuorigioco e rimanendo sempre quadrato e lucido: la cura Cambria sta dando i suoi frutti e l’obiettivo salvezza è ormai alla portata dei rossoblu.

La cronaca all’osso. Partono benino i biancorossi, ma ottengono niente più che un paio di mischie da corner e due tiracci di Di Domenico. Al 40’ la rissa che causa le 3 espulsioni. Nella ripresa, l’unico lampo di Di Cara con un cross maligno che passa a un metro dalla linea bianca e uno scatto di Giaconia G. sul filo del fuorigioco, con anticipo millimetrico di Carbonetto; nel messo il palo sverniciato del S. Agata.

Partita bruttissima, dunque, da dimenticare in fretta per il Campofelice: la classifica si muove pochissimo, e, se vorrà giocarsi al meglio le sue carte, dovrà ritrovare lo smalto e il gioco delle sue migliori prestazioni (Rocca, L’Iniziativa, Real Calcio), ma soprattutto la forma fisica dei suoi uomini migliori, che oggi proprio non c’è stata.

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