In questo tempo di primavera che fa fatica a venir fuori, dopo una stagione invernale in cui ci si era dimenticati delle temperature alte delle nostre montagne, ancora a rilento la bella stagione fatica ad entrare. E i fiori che erano così vigorosamente sbocciati, resistono. Resistono al gelo, alle pioggie insistenti. Aspettano il sole, la vita che matura.

Una notizia bellissima, quella della nascita di un bambino nell’Ospedale di Petralia Sottana, praticamente chiuso alle mamme, è la dimostrazione che a resistere si fa sempre un po’ fatica ma poi si riesce. Che la vita nasce dove vuole, e che se resistere è la parte più difficile e anche quella necessaria.

Qui tra le montagne, dove un bambino nato è la vita che ritorna e che spera. Qui tra le montagne, dove i ritratti dei nostri nonni cominciano a sbiadire, dove le tradizioni resistono ma i passi cominciano a rallentare.

Qui tra le montagne dove un fiore nuovo è sicuramente un frutto sicuro.

Qui dove non abbiamo conosciuto il  biologico sponsorizzato dalle grosse compagnie alimentari, ma dove abbiamo sempre conosciuto la provenienza del nostro pane e del nostro grano.

Qui tra le montagne, pieno di anziani e scevro di gambe veloci. Dove ogni paese è la fotocopia di quello che lo precede, dove ogni bar è pieno di rughe e sorrisi a metà. Dove tutto sembra rallentare in un silenzio surreale.

Qui tra le montagne si aspetta la primavera, un bambino che nasce, un fiore che cresce, il frutto sicuro della terra buona.

Auguri di Buona Pasqua. Auguri di nuova vita che resiste.

La Redazione di MadoniePress