Ricercato per aver aggredito la moglie, arrestato un rumeno

Redazione

Palermo

Ricercato per aver aggredito la moglie, arrestato un rumeno
Era fuggito dal suo Paese e lavorava come banante a Mondello

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla sezione “Investigativa” del Commissariato Mondello hanno tratto in arresto Mihai Prodan, 44enne rumeno, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dall’Autorità rumena. Nel 2009 Prodan, in Romania,  si rese responsabile di una violenta aggressione alla propria coniuge, connazionale, cagionandole gravi ferite ed una prognosi di 90 giorni. Dopo l’avvenuta condanna ad una pena di 2 anni e 6 mese, Prodan si è reso irreperibile e nei suoi confronti è stato spiccato un mandato di arresto europeo.

Nei giorni scorsi è giunta al “113” una segnalazione anonima che, seppur in modo molto generico, ha dato conto della presenza del rumeno nella zona di “Partanna Mondello”, impegnato a svolgere l’attività di badante di un anziano. L’attività dei poliziotti, in ragione degli scarni indizi e della presumibile assenza del rumeno da ogni archivio di censimento cittadino, si è presentata particolarmente problematica. L’intuizione degli agenti, che alla fine si è dimostrata vincente, è stata così quella di monitorare gli esercizi tradizionalmente frequentati da chi svolge l’attività di badante, principalmente farmacie e supermercati. È stato proprio dinanzi ad un market che i poliziotti si sono imbattuti in Prodan. I poliziotti lo hanno così seguito sino al domicilio frequentato dall’uomo dove il rumeno dimorava insieme all’anziano accudito.

I poliziotti, dopo essersi accertati dell’identità del rumeno, gli hanno notificato il provvedimento restrittivo e ne hanno dato notizia anche al nucleo familiare presso il quale lo straniero dimorava, risultato assolutamente estraneo alla latitanza di Prodan.

I componenti del nucleo familiare palermitano, sorpresi dal passato del rumeno, hanno raccontato di una condotta irreprensibile dell’insospettabile badante al quale era stata accordata la massima fiducia nella gestione dell’infermo padre ma anche dell’economia familiare.

L’uomo è stato tratto in arresto.

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