Riforma delle Province, approvati tutti gli articoli. Martedì la votazione definitiva

Redazione

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Riforma delle Province, approvati tutti gli articoli. Martedì la votazione definitiva
Ma per l’opposizione è una “aberrazione giuridica” che sarà sicuramente impugnata

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dopo il grande stress e le “sconfitte” incassate in aula che hanno sostanzialmente modificato l’impianto della riforma proposta dal governo, per il presidente Rosario Crocetta è finalmente arrivato il momento di esultare: “E' stata una grande fatica ma alla fine, grazie anche alle azioni di mediazioni del governo, è venuta fuori una buona legge. Stiamo anticipando quello che avverrà tra qualche mese in Italia. Spero che martedì – continua il presidente – la legge venga approvata. Verranno istituiti i consorzi ma anche le città metropolitane, abbiamo raggiunto su alcune cose molto di più di quanto avevamo pensato”. Poi il presidente passa a metafore d’alta finanza per spiegare come verrà gestito il debito degli ormai ex enti provinciali: “anche quando si fanno le ristrutturazioni delle aziende c'è la new company e la bad company -spiega Crocetta- non possiamo caricare sui nuovi consorzi tutti i debiti delle Province. Sarebbe criminale”. Infine sul personale Crocetta ha assicurato: “Non bisogna preoccuparsi perché sarà valorizzato. Una parte dei funzionari sarà trasferita ai Comuni dove possono mantenere lo status, e alcuni andranno nei consorzi e nelle città metropolitane”. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione, fra questi il primo a prendere la parola è Totò Cordaro (PID) “Il pasticcio è fatto – dichiara il deputato palermitano – adesso attendiamo di vedere come il presidente dell'Assemblea riuscirà a riordinare, attraverso gli uffici, le decine di contraddizioni normative e logico-giuridiche esistenti nel testo sin qui esitato. Al governo regionale diciamo, pertanto, che qualsiasi trionfalismo di oggi potrebbe trasformarsi in una disfatta domani. E ciò perché, intanto, la legge deve essere ancora approvata. Ma soprattutto in ragione di una pressoché certa impugnativa da parte del Commissario dello Stato. La sostanza per noi non cambia: è una aberrazione giuridica e il nostro voto sarà comunque contrario”. “Oggi si è consumato in aula il penultimo atto di una vicenda legislativa schizofrenica e irragionevole – afferma il leader dell’opposizione Nello Musumeci – la finta soppressione delle Province è solo una trovata, inventata per la politica-spettacolo, che serve a Crocetta per fargli dire: come vedete, facciamo sul serio la rivoluzione. Una legge incostituzionale, inapplicabile, che toglie il diritto al voto a quattro milioni di siciliani e che rischia di condannare i Comuni alla paralisi ed al collasso finanziario. Vedremo in aula martedì, a scrutinio palese nominale, quanti deputati sapranno assumersi la responsabilità di far passare questo mostro giuridico”.

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