S.S. 643, quel camion non poteva transitare, Pizzuto scrive alle autorità

Michele Ferraro

Editoriale

S.S. 643, quel camion non poteva transitare, Pizzuto scrive alle autorità
Sicilia abbandonata alla più totale anarchia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il camion che ha preso fuoco stamane lungo la S.S. 643 “Polizzi – Scillato” non poteva transitare. Gli interventi di manutenzione realizzati per la riapertura della rotabile, all’indomani del crollo del viadotto Himera, sono stati interventi leggeri che, oltre ad avere una durata ben definita, ed ahinoi ormai trascorsa (circa 3 mesi) prevedevano e, conta tanto di ordinanze puntualmente disattese, consentivano il passaggio ai soli automezzi leggeri.

Per i primi giorni, lo ricorderanno gli automobilisti siciliani impiegati in questo calvario, si effettuavano controlli lungo il percorso, impedendo il transito dei mezzi pesanti, fermando e multando coloro che contravvenivano alla saggia decisione di lasciar transitare lungo una strada stretta ed impervia solo mezzi leggeri.

Ma, abbassata la guardia, da lungo tempo i bestioni della strada si sono impossessati della S.S. 643, determinandone fra l’altro diverse criticità che, come già denunciato dal nostro giornale (leggi qui) potrebbero causare il crollo della statale.

Bene ha fatto il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto che, stamane, subito dopo l’ennesima vicenda che ha bloccato il traffico siciliano, ha preso carta e penna ed ha scritto alle autorità chiedendo a gran voce il rispetto delle regole e la conseguente interdizione della S.S. 643 al traffico dei mezzi pesanti, ivi comprese i bus delle autolinee regionali che, terminata la stagione scolastica, ormai scorazzano vuoti su e giù per la stretta statale, giusto per non perdere i rimborsi regionali.

“In data 13 luglio – ricorda Pizzuto – lo scrivente ha partecipato alla conferenza di servizi convocata dal commissario governativo Guardabassi per acquisire tutte le autorizzazioni e definire il cronoprogramma dei lavori per la costruzione della bretella di bypass: se tutto procede senza intoppi – informa Pizzuto – l’apertura della bretella arriverà a fine novembre. Certamente la 643 non può fisiologicamente durare in queste condizioni altri 4 mesi, anche e soprattutto in considerazione dei pericoli imminenti che stanno cominciando a manifestarsi”.

Pizzuto fa chiaro riferimento agli incendi, è già il terzo episodio in pochi giorni in cui autoveicoli vengono lasciati in mezzo alle fiamme, con grave pericolo per chi si trova a transitare, considerata la totale assenza di vie di fuga. Nel periodo autunnale poi arriverà la nebbia, sempre presente in buona parte del tratto della S.S. 43, ha interdire la visibilità e quindi la percorrenza in sicurezza della strada.

Per quanto possa sembrare assurdo nella conferenza di servizi convocata dal Comune di Polizzi Generosa, alla quale era presente Pizzuto, mancava l’Anas.

Dato che nessuno interviene per fare rispettare le regole impartite all’indomani del crollo del viadotto, l’Ente Parco delle Madonie, per il tramite di Pizzuto chiede ufficialmente all’assessore regionale alle infrastrutture, in una nota che porta la data di oggi, l’interdizione al traffico dei mezzi pesanti sulla Polizzi Scillato. “Si consideri infatti – scrive Pizzuto – che ai mezzi pesanti era stata ufficialmente assegnato un altro percorso” quello con uscita a Castelbuono e percorrenza fino a Geraci e Petralia per riprendere la A19 ad Irosa.

Se neanche nei casi di emergenza si riesce a far rispettare una semplice regola impartita per garantire la pubblica incolumità, allora davvero siamo di fronte alla resa dello Stato.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it