Pochi sanno che in provincia di Palermo, fra le campagne di Termini Imerese e Sciara, si trova uno dei più interessanti e suggestivi siti archeologici della Sicilia occidentale: le Mura Pregne. Ubicate alle pendici del Monte San Calogero, le Mura Pregne costituivano un complesso di cocuzzoli su cui si è insediata a partire dal Paleolitico Superiore una comunità che fra alterne vicende ha abitato il sito fino al Medioevo. La roccia che costituisce questo lembo di montagna, calcari fratturati di facile estrazione, ha purtroppo attirato negli anni ‘50 gli interessi economici di una ditta bolognese che ha ridotto gran parte del sito in una cava di pietra, riducendo, in poco più di mezzo secolo, millenni di storia in pietrisco. I monumenti più importanti oggi rimasti sono le Mura Pregne propriamente dette, un muro megalitico, “ciclopico”, formato da enormi masse di roccia innalzati probabilmente intorno al VI sec. a.C., un Dolmen, un monumento funerario costituito da due lastre di roccia infisse nel terreno sormontate da un'altra lastra, e i resti del borgo arabo prima e angioino poi di Brucato (XII sec.) di cui rimangono immersi nel paesaggio agreste i ruderi due chiese, della cinta muraria e di un castello. Un simbolo, il sito stesso, di quella terra meravigliosa e gonfia di ricchezze che è la Sicilia e di come siamo riusciti a rovinarla.
Silene, Circolo Castelreale e Imera sviluppo, organizzano l’escursione guidata sabato 19 settembre alle Mura Pregne. Il raduno in piazza Castelreale alle ore 9.