Scillato, non si fermano all’Alt dei Carabinieri, scene da film fino a Riesi

Redazione

Cronaca

Scillato, non si fermano all’Alt dei Carabinieri, scene da film fino a Riesi
Ai domiciliari due giovani nisseni, uno era un sorvegliato speciale

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si è concluso con l’arresto di due giovani riesini, l’inseguimento iniziato nel Comune di Scillato lo scorso venerdì pomeriggio e protrattosi fino Riesi, in Provincia di Caltanissetta.

Erano da poco passate le 17:00, quando, durante un controllo di routine, un’autovettura civetta della Compagnia di Cefalù intima l’Alt ad una Lancia Y con a bordo due giovani.

L’autovettura,  dapprima decelera per poi riprendere la marcia a forte velocità tentando di investire i due militari che, scampato il pericolo, si pongono subito all’inseguimento. La Lancia Y lanciata a oltre 170 km/h e seguita dai militari non accenna a fermarsi, facendo lo slalom tra le autovetture che incontra, spesso anche tamponandole, travolgendo tutto ciò che incontra, le barriere new-jersey, i guard-rail e la segnaletica stradale lungo il tragitto. Giunti all’altezza dello svincolo di Caltanissetta anche una pattuglia della Polizia Stradale si pone all’inseguimento dei due giovani, i quali, per tutta risposta, cercano più volte di speronare le auto delle Forze dell’Ordine ostacolandone il sorpasso. Giunti sulla SS626 all’altezza del Comune di Riesi, dopo oltre 100 km di inseguimento, le auto di Carabinieri e Polizia riescono a tagliare la strada e bloccare l’autovettura che, nel tentativo di guadagnarsi ancora una volta la fuga, impatta con la “Volante” della Polizia Stradale, terminando la propria corsa contro un guard-rail. A questo punto i due giovani si danno alla fuga a piedi, ma vengono subito raggiunti e ammanettati. Identificati, si tratta di due giovani di Riesi, il conducente Pasqualino Alessio cl. 94 ed il passeggero Bordonaro Filippo cl. 91, quest’ultimo Sorvegliato Speciale di PS con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Condotti presso la Stazione Carabinieri di Riesi, i due sono dichiarati in stato di arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato; Bordonaro Filippo dovrà anche rispondere per la violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale.

Entrambi sono stati tradotti presso i rispettivi domicili in attesa della convalida.

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