Serena Dandini cittadina onoraria di Palermo: “Dedicata alle donne vittime di violenza”

Rosangela Scimeca

Palermo

Serena Dandini cittadina onoraria di Palermo: “Dedicata alle donne vittime di violenza”
La conduttrice televisiva ha scritto un testo teatrale dal titolo "Ferite a morte" messo in scena al teatro Biondo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Buttare il cuore oltre l’ostacolo. È ciò che Palermo ha permesso a Serena Dandini, conduttrice e autrice televisiva italiana. Scrittrice del testo teatrale “Ferite a morte”, ispirato a fatti di violenza sulle donne realmente avvenuti, la Dandini ha ricevuto, ieri, dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la cittadinanza onoraria in occasione della serata di beneficenza contro la violenza sulle donne “Don’t forget the woman in your life”, organizzata al Teatro Biondo. Alla domanda perché ha scelto proprio Palermo per parlare di femminicidio, l’autrice televisiva ha risposto: “Innanzitutto ringrazio per questa cittadinanza, è un grande onore. Palermo è stata la città che mi ha dato la passione e la spinta di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Io avevo scritto questo monologo di ‘Ferite a morte’, ero nell’insicurezza più totale e grazie alla giunta comunale, al sindaco ed ai centri antiviolenza sulle donne “Le Onde Onlus”, sono riuscita a parlare di femminicidio. Questa energia ci ha portato a debuttare al Teatro Biondo di Palermo e da qui è partito questo progetto contro il femminicidio, parola odiosa, ma necessaria nel momento in cui se un fenomeno non lo conosci, non lo nomini, non lo puoi combattere”. La Dandini ha parlato dell’importanza dei centri antiviolenza: “Se non ci fossero stati questi centri, avremmo avuto molte più vittime. La cosa più interessante è questa unione tra istituzioni, centri di volontariato e associazioni che operano sul territorio. Come Emergercy che fa di Palermo una città quasi all’avanguardia rispetto ad altri luoghi”. Serena Dandini, durante la serata, ha espresso un desiderio: “Vorrei, se potessi, regalare la mia cittadinanza a quelle donne che hanno denunciato e sono riuscite a mandare in galera i loro aguzzini”. La Dandini ha ricevuto la cittadinanza onoraria insieme al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. Un pensiero della conduttrice televisiva è stato rivolto alle immigrate: “È terribile che queste donne, per sfuggire a situazioni terribili, partono per l’Italia e si ritrovano a venire stuprate, torturate, sequestrate, ricattate”. Impossibilitata a partecipare alla serata è stata il sindaco di Lampedusa, che però ha mandato un messaggio: “Esprimo il mio orgoglio e il privilegio per essere diventata anche cittadina di Palermo, città che amo e a cui la mia comunità è molto legata. Penso a quelle donne che, per conquistarsi una vita, porteranno cicatrici indelebili nell’animo, nella dignità e anche segni di violenze, lesioni e malattie veneree. Penso anche alle lampedusane, donne forti nel loro piccolo, campionesse di resistenza, diritti negati e assenza di opportunità che vivono in un’isola come Lampedusa, segnata da un destino di frontiera”. Un’approfondita riflessione sulla violenza sulle donne ha caratterizzato l’iniziativa carica di voglia di riscatto. “La violenza è una cosa pesante – ha affermato il sindaco Leoluca Orlando -. Il miglior modo per combatterla è facendo prevenzione. Quando sento un episodio di violenza sulle donne, confesso di sentirmi complice per non avere visto, sentito, parlato. Questa manifestazione è importante perché manda il messaggio secondo cui è possibile essere contro la violenza sulle donne e sorridere”. La serata, i cui ricavati saranno destinati a una casa famiglia peruviana che porta il nome di Carmela Petrucci, vittima di femminicidio, è stata allietata dalle sfilate di moda di Zangaloro, Dress calzature e accessori, Natalè, Maria Pia Nasta Gioielli, Elicherie e Paolè.

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