Settimana santa a Gangi, torna l’intreccio fra fede e tradizione

Redazione

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Settimana santa a Gangi, torna l’intreccio fra fede e tradizione
Dalla Domenica delle Palme alla “Casazza” 7 giorni per riscoprire la forza della fede

18 Gennaio 2016 - 00:00

A Gangi la semplicità delle tradizioni cattoliche in un lungo weekend di emozioni grazie alla Casazza e alla Domenica delle Palme con i suoi simboli religiosi e l’unicità dei Tamburinara. Questo e altro offrirà il prossimo weekend il Borgo dei Borghi 2014. Ai due appuntamenti più conosciuti si aggiungono la rappresentazione dell’ultima cena, che si celebra il Giovedì Santo in diverse chiese e parrocchie della cittadina, e la tradizionale Processione del Venerdì Santo, un lunghissimo e silenzioso corteo che, partendo dal Calvario della Parrocchia di Santa Maria, si snoda lungo tutto il centro storico fino ad arrivare alla Madrice. Una processione carica di misticismo nel corso della quale vengono ricordate, attraverso le statue portate a spalla dai fratelli delle confraternite, i momenti della passione di Cristo.

Sabato e domenica (28 – 29 Marzo) in quel palcoscenico di pietra qual è il Calvario e il sacrato dell’adiacente chiesa di Santa Maria di Gesù, con la torre sua campanaria cinquecentesca, ospiteranno la Casazza, due spettacoli a sera, uno alle 20, l’altro alle 22. In circa un’ora, sintetizzati in un prologo e cinque parti per complessivi 29 quadri, una vera e propria piece teatrale per rappresentare i momenti più significativi della vita e della morte di Gesù di Nazareth. Lo spettatore si sentirà immerso dentro la scena come in un film. Oltre cento le figure e attori che partecipano all’evento. Per l’acquisto dei biglietti si può consultare il sito: http://www.acasazza.it/index.php/biglietteria-online

A richiamare fedeli da tutta l’isola, tra le principali feste cattoliche d’Italia, è certamente la processione della domenica delle Palme con i suoi riti, usi e costumi millenari. Patrimonio immateriale della Sicilia oltre all’aspetto prettamente cattolico e rituale, la sua unicità è rappresentata dalla presenza della figura del tamburinaro (due per ogni confraternita) che sfileranno in processione. L’appuntamento per la sacra processione (ogni anno organizzata a turno da una delle dodici confraternite) è per le 8 del mattino davanti la Chiesa del Santissimo Salvatore, nel cuore dell’abitato, dove avverrà la spartizione delle palme e l’allestimento de “Cunocchia”.

Caratteristica del corteo sacro sono i “fratelli” che incedono, tra stendardi e tradizionali casacche, portando a spalla le pesanti palme, adornate con fiori e datteri ma principalmente con minuscole manifatture a forma di croce e canestrini ottenuti abilmente dall'intreccio delle foglie più tenere delle palme, fissate attorno a un asse centrale in legno detto “cunocchia”. Singolare è l’abbigliamento dei con frati: una tunica bianca, coperta da un mantello (di colore diverso per ognuna delle dodici confraternite) e il classico abitino, a precederli due Tamburinara che indossano le rubriche, antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento.

La partenza del corteo sacro è fissata per le nove e attraverserà un percorso fissato da tradizione secolare. A diffondere un suono unico, un tam tam sacro di richiamo, che preannuncia l'ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme sono i Tamburinara.  La processione si concluderà davanti la Chiesa Madre dove, alle ore 12, è prevista la celebrazione della solenne celebrazione eucaristica officiata da padre Pino Vacca. Ma prima della messa ad annunciare il clima festoso: la “Tamburinata”. I ventiquattro Tamburinara, due per ogni confraternita, daranno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi che all'unisono diffondono nell'aria un ritmo che è possibile udire anche a distanza di chilometri.

 “Questo è un momento di partecipazione e condivisione e di profonda religiosità per la nostra comunità – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – in migliaia ogni anno vengono da tutt’Italia per immergersi nell’aria festosa del nostro borgo e assaporare e ammirare le nostre tradizioni e domenica sarà possibile degustare anche i prodotti tipici locali per questo rinnoviamo l’appuntamento con l’apertura dei mercatini”. (foto di Marianna Lo Pizzo)

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