Strada degli “incazzati”, il Comitato Civico dà il via alla raccolta fondi

Redazione

Cronaca

Strada degli “incazzati”, il Comitato Civico dà il via alla raccolta fondi
Nelle prime 4 ore raccolti circa 500 euro. Giannopolo accusa Crocetta "non sa neanche di quale strada parliamo"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mentre vanno avanti le polemiche fra il governo regionale ed il movimento 5 stelle per la bomba mediatica innescata dal finanziamento di 300 mila euro garantito dai grillini per la sistemazione della “strada degli incazzati” di Caltavuturo, il locale comitato civico va avanti senza sosta per raggiungere l'obiettivo: occorrono 800 mila euro per rendere quella strada sicura e percorribile in ambo i sensi di marcia. Così, questa mattina, una prima delegazione del comitato si è recata nei pressi dello svincolo di Scillato, dove in circa 4 ore di “colletta” cortesemente chiesta agli automobilisti in transito, è riuscita a raccogliere i primi 500 euro. Un buon gruzzoletto se si tiene conto che ancora questa iniziativa è sconosciuta alla stragrande maggioranza dei siciliani in transito fra Palermo e Catania, circostanza che determina un certo scetticismo che i promotori del comitato civico sperano di superare a breve, quando il tam tam renderà nota a tutti questa iniziativa di autofinanziamento che si affianca alla donazione del Movimento 5 Stelle.

Il sindaco di Caltavuturo Giannopolo, intervistato da Meridionews, non risparmia aspre critiche al presidente della regione Rosario Crocetta che ieri, in merito alla donazione di 300mila euro dei Cinque stelle si è espresso cosi: «meriterebbe una fragorosa risata, se non fosse persino tragica per le inutili illusioni che crea e per la demagogia politica». Scatenando la replica dei grillini che lo hanno accusato di essere «ossessionato» dalle loro iniziative. Queste parole hanno lasciato «sbigottito» il sindaco di Caltavuturo. «Crocetta non sa nemmeno di quale bretella parliamo. Gli sembra che stiamo realizzando quella che dovrebbe fare l'Anas. La verità è che lui non è mai venuto qui, lo invito quindi a lasciare l'auto allo svincolo di Scillato, noi gli procureremo un asino e gli faremo conoscere i luoghi di cui parla». Il primo cittadino si dice stanco delle lungaggini, «colpa – attacca – della politica che ha voluto introdurre elementi estranei all'emergenza, individuare il commissario che più aggrada, stilare un elenco di opere che si allunga e si restringe sulla base degli interessi di singoli deputati».

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